È cronaca di un fallimento amministrativo annunciato il terzo stop alla costruzione del nuovo capolinea della Linea 1 della Metropolitana di Milano a Cinisello-Monza Bettola. Sarebbe dovuta essere una grande opera pubblica realizzata anche all’interno di una mega struttura commerciale privata, che avrebbe dovuto prendere il posto di un’altra semi demolita perché non ha mai soddisfatto gli investitori.
La complicata collaborazione era una incognita già in partenza, e ora si è trasformata nell’ennesimo problema per i due nuovi chilometri di metropolitana milanese.
La nuova rescissione di contratto da parte della società costruttrice della tratta è infatti dovuto all’impossibilità di proseguire il proprio lavoro per l’assenza della parte di competenza privata. Non ci sono notizie sulla nuova struttura di vendita.
Un intoppo che si aggiunge a due altre rescissioni per fallimenti societari. Il tutto continua a lasciare da 11 anni cantieri abbandonati, e relativi disagi, nel quartiere di Sesto Rastellone, dove è prevista un’altra stazione, sostanzialmente conclusa.
Sono 25 anni che si discute del nuovo interscambio sull’area di Cinisello-Monza Bettola, dove si incrociano l’autostrada Torino-Venezia, la Tangenziale Nord Milano, la Superstrada per Lecco e la Valtellina, e dove arriverà anche il prolungamento della linea 5 della metropolitana, che arriverà fino all’ospedale e al polo istituzionale di Monza. Opera a sua volta in ritardo di oltre due anni già nella progettazione.
Il Nord Milano e la Brianza sono tra le zone della Lombardia con maggiore occupazione di suolo, congestione automobilistica e inquinamento dell’aria. Il miglioramento del servizio di trasporto pubblico su rotaia potrebbe dare un contributo importante a migliorare la situazione.