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Amsterdam, le aggressioni ai tifosi del Maccabi e la propaganda di Netanyahu

Amsterdam: scontri violenti tifosi del Maccabi e filo-palestinesi

La macchina della propaganda di Netanyahu si è messa in moto immediatamente. Il premier di Tel Aviv ha mandato due aerei ad Amsterdam a recuperare i tifosi del Maccabi. All’inizio avrebbe voluto addirittura spedire gli aerei delle forze speciali. Come se i Paesi Bassi e l’Europa, di cui sono il cuore, fossero territori ostili. Questo è stato il messaggio all’opinione pubblica israeliana. “Ci sono degli ostaggi” è stato fatto circolare a un certo punto. Non era vero ma è bastato a suggerire il parallelo tra i fatti di Amsterdam e il 7 ottobre. E il giudizio implacabile: è stato un pogrom, un violento atto di antisemitismo. “E’ tornata la notte dei cristalli” ha detto Netanyahu. Il riferimento è alla Kristallnacht, i pogrom antisemiti commessi dai nazisti nella notte tra il 9 e il 10 ottobre 1938 che diedero il via alla fase più drammatica della persecuzione anti ebraica in Germania che si concluse con la Shoah. E’ una visione funzionale alla politica di Tel Aviv.
Il New York Times ha titolato: “tifosi israeliani feriti ad Amsterdam in attacchi che la Polizia definisce antisemiti”. Una oggettività difficile da riscontrare sui media oggi, tutti o quasi allineati ad assumere la tesi dell’antisemitismo come movente di quanto accaduto. Gli ultras del Maccabi Tel Aviv sono tifosi violenti, già protagonisti di aggressioni in giro per l’Europa, su posizioni di estrema destra, che a Amsterdam hanno bruciato bandiere palestinesi, hanno aggredito un taxista arabo, non hanno rispettato il minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione di Valencia cantando cori anti arabi, hanno intonato slogan per deridere i bambini di Gaza uccisi. Tutto questo non rende accettabile la violenza nei loro confronti, i pestaggi, i 5 di loro mandati in ospedale, da parte di gruppi pro pal composti in buona percentuale da giovani di origine araba. Una violenza non giustificabile contro tifosi israeliani che si può immaginare animata anche da un sentimento antisionista. L’antisemitismo in Europa è tornato a crescere, è tornato a essere un problema drammatico. Utilizzare termini come pogrom, antisemitismo, notte dei cristalli per spiegare la notte di Amsterdam non è funzionale a chi cerca di comprendere davvero quanto accaduto.

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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