Cate Blanchett è Carol, donna di mezza età nell’America anni ’50 e protagonista del film di Todd Haynes. Sposata e madre è pronta a mandare tutto all’aria per amore di una donna più giovane di lei e di ceto sociale più basso. Si chiama Therese, fa la commessa ai Grandi Magazzini ed è appassionata di fotografia.
Carol è un mélo raffinatissimo, tratto dall’omonimo romanzo noir di Patricia Highsmith e perfetto in ogni particolare, dalle ricostruzioni di scene e costumi d’epoca all’impeccabilità delle attrici. Cate Blanchett è algida e aristocratica come in Blue Jasmin di Woody Allen, per cui ha ricevuto l’Oscar come miglior attrice e che con Todd Haynes interpretò uno dei tanti Bob Dylan. Bravissima, anche nelle sfumature più sgradevoli e vendicative.
È molto diversa Rooney Mara, la sua Therese è moderna, libera e curiosa. La storia d’amore con Carol per lei è una scoperta, motivo di cambiamento e di emozioni forti e reagisce alle difficoltà come una ragazza giovane, impulsiva e assetata di futuro.
Il regista Todd Haynes riflette ancora una volta sulla difficoltà di accettare una storia d’amore omosessuale in un ambiente borghese e conservatore. Regista di film molto diversi fra loro, dall’ossessione per la purezza di Safe, alla psichedelia di Velvet Goldmine all’originale biopic dedicato a Bob Dylan Io non sono qui, non ha mai nascosto la sua passione per le atmosfere e le trame di Douglas Sirk.
Tracce importanti che Haynes riprese nel suo film Lontano dal Paradiso, con Julianne Moore e Dennis Quaid, in cui già descriveva le difficoltà di una coppia borghese nel portare avanti le corrispettive relazioni: con un uomo di colore e giardiniere lei, con un altro uomo lui. Anche qui anni ’50, anche qui perfezione estetica e visiva da capogiro. E qualcosa di simile fu anche d’ispirazione per la serie televisiva Mildred Pierce, con Kate Winslet protagonista.
http://youtu.be/M5PzUFzDtqo