Di un riconoscimento alla memoria – conoscendolo – lui forse avrebbe sorriso, con la stessa espressione allegra e dolce che ha nella fotografia qui sopra, scattata un giorno in redazione.
Noi di Radio Popolare, con la malinconia del caso, ne siamo invece contenti e orgogliosi.
Raffaele Masto era un giornalista di rango, un viaggiatore.
Era un conoscitore profondo dell’Africa, dei suoi colori, delle sue bellezze, delle sue contraddizioni, delle sue allegrie e dei suoi dolori. Li conosceva perchè in Africa ci andava spesso, e li sapeva raccontare perchè alla competenza sapeva unire un’umanità rara, che non dimentica mai le persone dietro alle storie e alle notizie. I suoi molti libri sono ancora lì a testimoniarlo. A lui, e a quelli come lui, l’informazione italiana deve da anni la conoscenza un po’ meno stereotipata di un mondo che ci è così lontano e vicino allo stesso tempo.
“Raffa”, come tutti noi lo chiamavamo, è una delle vittime del Covid 19 in quest’anno sciagurato.
Il 28 marzo 2020 è morto proprio mentre, in un ospedale a Bergamo, stava combattendo e vincendo una lunga personale lotta per un problema cardiaco che lo aveva colpito alcuni mesi prima.
Il Comune di Milano oggi ha deciso di riconoscergli la Medaglia d’Oro alla Memoria, massima onorificenza dell’Ambrogino d’oro.
Alla moglie Gisèle spetta il destino di riceverla, il 7 dicembre.
A migliaia di ascoltatrici e acoltatori, lettrici e lettori, la fortuna di aver conosciuto una firma e una voce così calda, umana e competente.
A Radio Popolare la gratitudine per aver condiviso con lui tanti anni di lavoro, di esperienze, di emozioni e di vita.
Ambrogini 2020: Medaglia d’Oro alla Memoria per Raffaele Masto
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Autore articolo
Massimo Bacchetta