Nessuna buona notizia per cinque Regioni che speravano che i nuovi monitoraggi dopo le prime restrizioni portassero ad una maggiore libertà di circolazione, i dati sono peggiorati per Liguria, Toscana, Umbria, Basilicata e Abruzzo che passano dalla fascia gialla a quella arancione. Ma la situazione è complicata un po’ ovunque, lo ha detto Gianni Rezza, il direttore della prevenzione del ministero della Salute, al termine della cabina di regia: “C’è un indice Rt di 1,7, con oltre 500 casi per centomila abitanti e quasi tutte le regioni, ha aggiunto, sono pesantemente colpite.”
L’ordinanza del ministro Speranza sarà in vigore a partire da mercoledì, ma quel giorno a queste regioni potrebbe aggiungersi anche la Campania che per ora viene esclusa, forse perché il monitoraggio è al momento incompleto, ma domani verrà fatta una valutazione e una riunione dedicata solo ai dati della regione guidata da De Luca, che continua ad avere una situazione molto difficile di contagi e code negli ospedali di Napoli.
Nelle cinque regioni che passano nella fascia arancione da mercoledì non si potrà più spostarsi se non per motivi di lavoro, scuola e salute, come sta avvenendo nelle zone rosse; bar e ristoranti saranno chiusi, ma resteranno aperti i negozi a differenza delle regioni in fascia rossa.
Le decisioni di oggi confermano una tendenza al peggioramento degli indici di rischio e di scenario, nonostante siano passate già alcune settimane dai precedenti Dpcm che avevano stabilito la chiusura di bar e ristoranti alle 18. A questo si aggiunge l’allarme che arriva dai medici che lavorano negli ospedali sovraccaricati, come ad esempio è il caso di Firenze, finora in fascia gialla, con la richiesta di più posti letto.
Nessuna regione negli ultimi dieci giorni ha portato alla cabina di regia, formata da ministero della Sanità e regioni, dati positivi da poter passare ad esempio da arancione a gialla o da rossa ad arancione.