Approfondimenti

Allison Russell è l’artista della settimana, con il suo secondo disco The Returner

allison russell - the returner

Allison Russell – The Returner: abbiamo conosciuto la voce e la storia di Allison Russell (sito ufficiale) con il suo disco d’esordio come solista, lo splendido “Outside Child”. Per chi scrive, senza dubbio uno degli album più belli del 2021. Per la musica che contiene, per il suono unico e potente della voce di Russell, ma anche per le vicende umane, totalmente autobiografiche, che la cantautrice decise di mettere al centro del suo primo disco da sola.

Non un esordio vero e proprio, visto che la prima parte della sua carriera musicale era stata costellata di collaborazioni con altri artisti: dall’incontro con Trish Klein era nata la band Po’ Girl, con cui sono stati incisi sette album, da quello con JT Nero (che è anche il suo partner nella vita) invece i Birds of Chicago, con cui fece altri tre album. E poi ancora il sodalizio con Rhiannon Giddens, Leyla McCalla e Amythyst Kiah, da cui sono nate le Our Native Daughters, per un disco solamente (sinora).

C’era però un’urgenza espressiva che aveva a che fare, come detto poc’anzi, con una vicenda personale complicata, drammatica. Allison Russell infatti è nata a  Montreal, in Canada, da una mamma single con problemi di depressione e schizofrenia. A causa di questa condizione venne separata dalla madre, che però ne ri-ottenne la custodia quando Allison aveva 5 anni, dopo essersi sposata. Purtroppo, si sposò con un suprematista bianco che abusò di Allison Russell, fisicamente e psicologicamente, fino a che non ebbe 15 anni e fuggì di casa.

“Outside Child” era un disco necessario per Allison Russell, per poter raccontare la propria storia, per poter cantare la propria liberazione, la propria gioia di essere sopravvissuta a un buco nero di terrore e dolore, avendo trovato finalmente sulla propria strada, dopo la fuga, persone capaci di salvarla e di darle la vita a cui, come ogni essere umano, aveva diritto.

allison russell the returner“The Returner” è un album completamente diverso, per come guarda all’oggi e non più a un passato da superare ed esorcizzare. E’ un disco in cui Allison Russell trova lo spazio per mettere in mostra la ricchezza della sua cultura musicale, la complessità delle sue influenze, unendo il soul con il folk, il funk con il rock, con il blues a benedire ognuna di queste unioni.

E’ un disco che si lascia ascoltare in modo superficiale, per come fluisce elegante da un brano all’altro, con continui cambi di sonorità e groove. Ma è soprattutto un lavoro che ad ogni ascolto mostra un nuovo lato di sé e che merita di essere approfondito con calma e attenzione.

“The Returner” è un album che celebra la redenzione, il compiuto percorso personale, prima che artistico, di una donna verso la sua libertà. Una donna che ora quella libertà se la gode, profondamente, riuscendo a essere meravigliosamente contagiosa nel farlo, chiamando cosìchiunque ascolti a condividere le sue emozioni.

Per tutto questo, siamo felici di scegliere Allison Russell come nostra artista della settimana: la ascolteremo con le sue nuove canzoni per sette giorni, per poi dedicarle uno speciale domenica 1 ottobre, dalle 18.30 alle 19.

Qui sotto, trovate il video del brano che dà il titolo a questo nuovo album, “The Returner”

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  • Autore articolo
    Niccolò Vecchia
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    Italia a crescita zero. L'ISTAT ha pubblicato ieri i dati sulle stime preliminari del quarto trimestre del 2024, il fatturato dell'industria di novembre e l'occupazione. Una sequela di numeri che certificano la progressiva crisi dell'economia italiana. Il PIL del 2024 si chiuderà a +0,5%, la metà di quanto stimato dal governo e meno delle previsioni degli istituti internazionali. Unico elemento positivo è la ripresa dell'andamento dell'industria, confermato anche dal fatturato di novembre. Non è però detto che tutto questo venga confermato almeno nel primo semestre di quest'anno. La conferma arriva dal Consiglio Direttivo della BCE che prosegue nel taglio timido dei tassi, ampliando la divergenza con la FED che, sempre in settimana, ha deciso di non muovere l'andamento dell'economia. La conferenza stampa della governatrice Lagarde è stata quasi un match con i giornalisti che hanno tempestato di domande la presidente dell'Eurotower per capire eventuali indicazioni sulle scelte della Banca Centrale, ricevendo però sempre e solo risposte lapidarie: "È irrealistico tornare alle indicazioni prospettiche perché l'incertezza sta aumentando in questo momento". In questo contesto si inserisce la conferenza della presidente della Commissione VDL che ha presentato la "Bussola Competitività": 27 cartelle di scenario con molti rimandi a provvedimenti specifici che dovrebbero vedere la luce tra fine febbraio e il prossimo maggio. L'unica certezza è che, sotto la pressione di Germania, Italia e altri paesi e in vista delle elezioni tedesche, la Commissione è pronta a una frenata secca sul Green Deal. Per evitare la guerra ideologica dopo le dichiarazioni di Trump, si parte con la ridenominazione: ora si chiama Clean Industry. Poi, nascosto nel capitolo semplificazione, viene rinviato tutto il pacchetto di direttive destinate alla trasparenza nella conduzione delle attività economiche. Ci riferiamo al pacchetto CSDD, CRSD, tassonomia, veri e propri pilastri decisi dalla prima Commissione VDL e tutti approvati dal Parlamento Europeo che avrebbero dovuto entrare in vigore tra questo e il prossimo anno. Sicuramente i tecnici della Commissione non hanno tenuto sufficientemente in considerazione le difficoltà delle PMI ad adeguarsi a norme stringenti sulla trasparenza nella conduzione delle loro attività. Tra gli elementi nuovi della Bussola c'è sicuramente la proposta di revisione del CBAM, lo strumento base per difendere la manifattura europea dal dumping ambientale dei prodotti importati da altri continenti con impronta di carbonio molto negativa. Entro marzo la VDL annuncia il piano d'azione sull'automotive. Noi, grazie al lavoro di Roberto Romano per TheWashingNews.com, possiamo anticipare alcuni numeri delle analisi che saranno pubblicate integralmente tra una decina di giorni. Il Wall Street Journal ha fatto le pulci ai conti di Tesla, evidenziando che le vendite non vanno così bene, diversamente dai bonus energetici. Veniamo all'Italia, dove sono in corso due grandi partite che definiamo risiko bancario ma che in realtà sembrano sempre più una partita di potere economico-finanziario molto importante per i futuri assetti. Stiamo ovviamente parlando dell'assalto di MPS a Mediobanca e Unicredit a BPM, che si intreccia in larga parte e ruota sempre intorno all'istituto senese. In settimana il CDA di Mediobanca ha bocciato senza appello l'OPS di MPS, sostenendo che distrugge valore per gli azionisti di Piazzetta Cuccia. In realtà la partita ha come obiettivo strategico il controllo delle Generali e l'attore è e rimane Francesco Gaetano Caltagirone, quello che con la sua massima compiacenza è stato dipinto da alcune firme di punta del giornalismo l'ottavo re di Roma. Oggi l'AD di Generali imperversa sulle pagine economiche dei principali quotidiani e in particolare sulla Stampa, dove spiega la strategia dell'alleanza con la francese Natixis, oggetto della campagna sulla difesa del risparmio nazionale lanciata, guarda caso, dai quotidiani del gruppo Caltagirone. Sull'altra partita, oggi o al più tardi lunedì, Unicredit presenterà la notifica formale al governo relativa all'OPS su BPM. Da quel momento il MEF ha 45 giorni per dare una risposta e mettere eventuali paletti. Lontano dai riflettori c'è la battaglia sul cosiddetto Milleproroghe, che ogni anno diventa l'omnibuss dove le maggioranze parlamentari e tutti i governi buttano i provvedimenti che soddisfano le esigenze dei diversi interessi economici e territoriali. È così che, per esempio, c'è battaglia sulle concessioni idroelettriche. Un asse FI, PD, IV punta a imporre un rinvio sino a fine anno. Questa è stata però la settimana del clamoroso sequestro da 46 milioni ai danni della multinazionale FedEx. È solo l'ultimo atto della Procura di Milano sul sistema malato cresciuto nel comparto della logistica. Negli ultimi tre anni i magistrati milanesi hanno recuperato 552 milioni tra imposte e contributi evasi. Uno dei nodi è il mancato recepimento del regolamento UE 1055 del 2022. L'attenzione è tutta puntata sulla mossa di DeepSeek, che è stata bloccata per ora dall'AGCOM, ma nella battaglia sull'IA per i consumatori potrebbe emergere come vincitrice la Apple, secondo un'analisi pubblicata oggi dall'FT. Dazi minacciati su tutto, ma ci saranno e dove ogni giorno cambia il panorama. Meta pagherà 25 milioni di dollari a Trump per aver cancellato il suo account.

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