Il consiglio di amministrazione di Alitalia ha approvato il nuovo piano industriale dell’azienda. L’obiettivo dichiarato è diminuire i costi di un miliardo e aumentare i ricavi del 30% entro la fine del 2019. Le indiscrezioni parlano di un possibile taglio di duemila posti di lavoro, la maggior parte nel personale di terra, e di una riduzione di quasi un terzo della busta paga dei piloti.
“I numeri sono clamorosi, ma erano nell’aria – ci dice Riccardo Canestrari, coordinatore dei piloti dell’Anpac, l’Associazione nazionale professionale aviazione civile. – Per questa compagnia ci aspettavamo un cambio di passo e di pelle, invece si torna a parlare di tagli e di investimenti vincolati ai tagli”. In parallelo ci sono i movimenti interni alla dirigenza: nel cda è entrato l’ex direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, che presto potrebbe sostituire Luca Cordero di Montezemolo alla presidenza dell’azienda.
Canestrari invita ad aspettare i dettagli prima di dare un giudizio definitivo sul piano, ma la preoccupazione c’è. “Nel 2008, anno della prima grande crisi con 10mila persone mandate a casa, intorno c’era un deserto. Oggi c’è una giungla, e i sacrifici fatti finora sono stati buttati al vento, senza che arrivasse lo sviluppo più volte promesso. Ci troviamo di nuovo a parlare di tagli, con una prospettiva che rimane cupa”.
Ascolta l’intervista a Riccardo Canestrari