Il ministro dell’Interno Alfano auspica un’alleanza tra i cattolici del Pd e il Movimento Cinque Stelle, che unita ai voti del suo partito potrebbe mandare all’aria l’articolo 5, quello sulle adozioni, della legge Cirinnà sulle Unioni civili. Una speranza, condita con la minaccia di uno scossone alla tenuta del Governo e l’annuncio di un referendum sulla legge quando sarà approvata.
Si apre con queste posizioni poco concilianti la settimana nella quale si comincerà a votare seriamente il provvedimento sulle unioni civili, con il peso dell’ingerenza del cardinal Bagnasco nei lavori parlamentari.
Il Presidente della Cei si è spinto a chiedere il voto segreto e la libertà di coscienza. La posizione del Presidente del Senato Grasso, assunta già nel primo voto, fa capire che si potrebbe andare in direzione contraria, non dovrebbero essere moltissimi i voti segreti. Ma gli ostacoli e le insidie sono numerosi, a cominciare dall’articolo sulle adozioni. Con lo stralcio di questo punto, eventualmente rimandando la questione ad una delega al Governo, cadrebbero tanti veti, nel Pd e anche nel centrodestra. Renzi rimane fermo al testo Cirinnà, ma non si straccerebbe le vesti se le adozioni venissero accantonate. Non vuole però passare per colui che demolisce una legge di sinistra, sull’altare dell’alleanza con Alfano.