È “fuori”, pensavano in molti. E invece era avanti
Una voce, quella di Sinéad O’Connor che, senza il minimo sforzo e a seconda del brano, poteva planare leggiadra o perforare l’aria.
Il suo nome evoca immediatamente il brano“Nothing Compares to You”, ballata romantica che ha scalato le classifiche mondiali negli anni ’90.
Ma Sinéad O’Connor è molto di più di “Nothing Compares to You”. È stata un’artista, e ancor di più una donna, troppo spesso liquidata come una mezza pazza e come prova si cita quella volta che durante una esibizione al Saturday Night Live stracciò davanti alle telecamere una foto di Papa Giovanni Paolo II. Non fu un capriccio. Da bambina aveva ricevuto un’educazione «stupidamente religiosa», per citare le sue parole, in un ambiente pervaso da una cultura irlandese rigida e sessista e con una madre alcolizzata e depressa. Racconta di essere stata mandata a studiare lontano, a 14 anni, perché era «ingestibile e loro non mi volevano in casa». Arriva da qui il suo carattere ribelle e anticonformista, che ne ha accompagnato la carriera, nel bene e nel male.
I suoi capelli rasati a zero? Fu una scelta che prese quando un dirigente dell’industria musicale le disse che avrebbe dovuto vestirsi in modo più tradizionale e femminile. Rimase incinta durante la lavorazione del suo primo album The Lion and the Cobra e portò avanti la gravidanza nonostante le pressioni fortissime di alcuni dirigenti dell’industria musicale che le consigliavano di abortire.
La vita di Sinéad O’Connor è stata costellata di drammi come la scomparsa di suo figlio Shane, suicidatosi un anno fa. Nel suo ultimo tweet ha scritto che da quel momento “vivo come una creatura notturna non morta”. l’ennesima conferma di un’esistenza tribolata, che lei sintetizza così: “Sono cresciuta subendo traumi e abusi. Poi sono entrata nel music business. Non ho mai imparato a vivere una vita normale”. Come spesso succede a certe persone inquiete, probabilmente nella musica lei aveva trovato uno sfogo e una via di fuga dalla realtà…
Sinéad O’Connor e l’impossibilità di una vita normale
-
Autore articolo
Claudio Agostoni