Il sindaco di Trieste, Dipiazza, appena rieletto con il centrodestra chiede lo stop a nuove manifestazioni in città e la” massima durezza contro i manifestanti”. Il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Fedriga, della Lega, manda a stendere i no green pass lanciando un appello alle persone di buon senso: “Alziamo la voce anche noi, facciamoci sentire”, dice. In città la situazione dei contagi è seria, la più grave in Italia e l’associazione con le manifestazioni no green pass dei portuali è immediata. Così, gli amministratori locali attaccando i manifestanti si schierano con il governo che attraverso il prefetto della città ipotizza divieti di manifestare e, più in generale, pensa di prorogare lo stato di emergenza per tre mesi dopo la scadenza di fine dicembre. Green pass compreso, si capisce. Da Roma, Meloni aveva subito attaccato Draghi e Speranza.
Da Trieste, da dove i contagi aumentano e il rischio di nuove restrizioni è reale, i politici del centrodestra smentiscono la propaganda dei leader nazionali. Col virus non si scherza. Pure l’ex consigliere comunale della Lega che sosteneva che il covid fosse un castigo di dio contro i gay, il portuale Fabio Tuiach, passato poi a Forza Nuova, si è ammalato. Lui dà la colpa agli idranti della Polizia. Chi amministra il territorio evidentemente fa i conti col principio di realtà. A costo di scontentare Salvini e Meloni e i no green pass.
A Trieste aumentano i contagi. E la destra si schiera contro i no green pass
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Autore articolo
Luigi Ambrosio