Gabriel Zuchtriegel, archeologo tedesco naturalizzato italiano, classe 1981, è direttore del Parco Archeologico di Pompei dal febbraio 2021, dopo aver diretto Paestum dal 2015. Ai microfoni di Radio Popolare, intervistato da Cecilia di Lieto, racconta la straordinaria scoperta della tomba del liberto Marcus Venerius Secundio, sepolto probabilmente alla fine degli anni ’60 – prima dell’eruzione del ’79 – nell’area della necropoli di Porta Sarno, il lato orientale della città. L’ex schiavo “pubblico” – cioè che svolgevano lavori di custodia o amministrativi – Marcus era diventato Augustale, cioè membro del collegio di sacerdoti dediti al culto degli imperatori divinizzati ed era anche un custode del tempio di Venere, protettrice della città. Nell’iscrizione che appare sulla lastra in marmo si legge che «diede ludi greci e latini per la durata di quattro giorni». Il significato di «dare» infatti è finanziare di tasca propria, regalando le serate al pubblico. “Uno degli scheletri meglio conservati della città antica”, come racconta Zuchtriegel nell’intervista che potete trovare nella sua versione integrale.
Foto | Apre al pubblico il termopolio della Regio V, l’antica tavola calda di Pompei, tra le scoperte degli ultimi scavi. Pompei, 6 agosto 2021