È passato un anno e che anno: dopo Parigi ci sono stati gli attentati di Bruxelles, Nizza, la Brexit, la vittoria di Donald Tump negli Stati Uniti.
E sempre in sottofondo la tragedia siriana con i suoi morti e rifugiati.
Ma domani dobbiamo fermarci per ricordare le vittime degli attentati di Parigi: 130 morti, 500 feriti, almeno 20 di loro in coma, migliaia di traumatizzati ancora in terapia.
Il primo anniversario sarà sotto il segno della sobrietà. Ieri allo Stade de France è stato osservato un minuto di silenzio durante Francia – Svezia.
Domani il Presidente della Repubblica François Hollande e la sindaca di Parigi Anne Hidalgo scopriranno otto targhe, con i nomi delle vittime, in altrettanti luoghi colpiti dai terroristi dell’Isis: lo Stade de France, sei tra ristoranti e bar e infine il teatro Le Bataclan dove sono morte 90 persone.
Il Bataclan, completamente rinnovato e trasformato, riaprirà questa sera con un concerto di Sting.
Radio Popolare sarà lì dalle ore 19 per vedere le facce di chi ci torna e ascoltarli. Domenica dalle 11.30 fino alle 13 ci sarà uno speciale diviso in tre parti: il ricordo di quella notte tragica, tratto dalla nostra diretta con riflessioni e un omaggio alla “generazione Bataclan”. Siamo tornati sui luoghi degli attentati e abbiamo intervistato i clienti e i lavoratori dei locali colpiti nel decimo e undicesimo arrondissement, abbiamo raccolto i loro ricordi ma anche la loro voglia di riprendersi gli spazi profanati dall’ Isis. Infine in diretta seguiremo le commemorazioni e torneremo sul concerto di Sting e sui prossimi appuntamenti al Bataclan con Pete Doherty, Youssou N’Dour, Marianne Faithfull, i Tinariwen e la serata della French Touch con il Dj Laurent Garnier.
Senza dubbio la rinascita del Bataclan è una delle peggiori sconfitte per l’ estremismo islamista e per l’Isis.