Ormai l’esposizione di un capolavoro a Palazzo Marino di Milano in occasione delle feste natalizie è una consuetudine attesa e apprezzata.
Fino al 10 gennaio Sala Alessi ospita quest’anno “L’adorazione dei Pastori” di Pieter Paul Rubens. Si tratta di una pala d’altare e l’allestimento, in un’atmosfera un po’ sacrale, suggerisce l’interno di una cappella.
Luce notturna, la Vergine, San Giuseppe, i pastori in adorazione del bambino, da cui irradia una luce chiarissima: tutta la composizione è scenografica.
Il grande artista lo dipinse nel 1608 per la chiesa di San Filippo Neri a Fermo. Era la fase della prima maturità e, durante il suo soggiorno in Italia (dal 1600 al 1608), Rubens fu affascinato e influenzato dalla scultura classica e dai maestri rinascimentali. Si devono a lui i primi segnali del Barocco di cui quest’opera è testimonianza.
L’opera è un’anticipazione di una grande mostra dedicata proprio a “Rubens e la nascita del Barocco” in programma il prossimo autunno a Palazzo Reale di Milano.
Solitamente i capolavori proposti al pubblico per il tradizionale appuntamento natalizio arrivavano dal Louvre, o da altri importanti musei europei, mentre questa volta l’opera proviene dalla Pinacoteca di Fermo e la cosa evidenzia che in Italia ci sono molti capolavori anche in luoghi meno noti e piccole città.
Abbiamo parlato dell’opera con lo storico dell’arte Stefano Zuffi.
Ascolta l’intervista a Stefano Zuffi