Vi ricordate le frasi di Attilio Fontana sulla difesa della razza bianca? “Dobbiamo decidere se la nostra razza bianca, se la nostra società deve continuare a esistere o se deve essere cancellata”. Il candidato presidente del centro destra in Lombardia le pronunciò a Radio Padania il 14 gennaio scorso. Qualche giorno dopo spiegò che quelle frasi gli portarono “fama e consenso”.
Ora Fontana incassa anche l’appoggio e i voti del gruppo neofascista Lealtà e Azione, l’esperimento milanese emanazione dei neonazisti Hammerskin. I fondatori del gruppo, Stefano Del Miglio, Emanuele Bisogni e Giacomo Pedrazzoli, stanno lavorando alla campagna elettorale di Max Bastoni, leghista di lungo corso vicino a Mario Borghezio. È l’ala destra della Lega Nord, un partito che ha stretto un patto con Lealtà e Azione, come raccontavamo qui. Alle comunali milanesi del 2016 elessero in Municipio 8 un proprio militante, Stefano Pavesi, passato dai saluti romani alle commemorazioni dei morti di Salò, ai banchi delle istituzioni milanesi. A differenza di Casapound, Lealtà e Azione ha scelto di non fare un partito e appoggiare candidati della Lega o candidare propri militanti nel partito di Salvini. Alle prossime regionali lombarde hanno scelto di portare i loro voti a Max Bastoni e al candidato presidente Attilio Fontana. Per Bastoni si tratta di una conferma, le idee del candidato leghiste erano chiare dai tempi della campagna per le comunali milanesi quando si distinse per lo slogan “Bastoni contro l’immigrazione”.
Max Bastoni è anche tra gli animatori di Terra Insubre, un’associazione identitaria padana frequentata anche da Attilio Fontana.
I militanti di Lealtà e Azione stanno partecipando ai banchetti elettorali di Bastoni nei mercati milanesi e stanno pubblicizzando il candidato dalle loro pagine Facebook. Dopo aver portato Casapound in piazza Duomo a ottobre 2014, la Lega si appresta a portare altri neofascisti in centro Milano il 24 febbraio. Sono attesi anche i militanti di Lealtà e Azione alla manifestazione della Lega in piazza Duomo con Salvini e Fontana.
Edit: “Terra Insubre ci chiede di precisare che è un’associazione che lavora sulla salvaguardia delle identità lombarde, alpine e prealpine e che Max Bastoni non è un animatore dell’associazione, come erroneamente scritto nel pezzo, né è mai stato iscritto all’associazione o ha svolto per conto di essa alcuna attività. Ci scusiamo con i lettori”