L’Europa alla ricerca di leader anti populismo. La ricandidatura di Angela Merkel per il quarto mandato ha proprio questo significato. Indebolita dalle politiche sull’immigrazione, sembrava fino a pochi mesi fa sul punto di lasciare la cancelleria. Ma l’aria di estrema destra, la Brexit e Trump hanno cambiato il clima. Merkel ha motivato proprio in questo modo la sua decisione di restare in campo. E, al di là delle ambizioni personali, le sue chance di essere riconfermata dipendono molto dalla paura dell’onda anti europea.
Anche in Francia, la vittoria alle primarie della destra repubblicana di François Fillon può essere letta in questa chiave. Se al ballottaggio delle presidenziali del prossimo anno dovesse andare un socialista, dopo il fallimento di Hollande, tutte le previsioni dicono che Marine Le Pen avrebbe ottime chance di vincere. Portando la destra post fascista, nazionalista e anti europea per la prima volta all’Eliseo. Fillon potrebbe invece diventare l’argine, raccogliendo anche i voti dell’elettorato socialista al secondo turno, più dell’indigeribile Sarkozy.
Gli appuntamenti del 2017 sono anche altri: c’è il voto in Olanda, dove il partito di estrema destra di Geert Wilders potrebbe andare al governo. Wilders ha dichiarato che, se vincerà, farà un referendum sul modello britannico per uscire dall’Unione europea. Fino a poco tempo fa sarebbe suonato come un azzardo propagandistico. Oggi, non più. Wilders vola nei sondaggi.
Il 4 dicembre, poi, non c’è solo il referendum italiano, che pure potrebbe avere ricadute indirette sul posizionamento di Roma in Europa. Infatti si voterà, quel giorno, anche in Austria: e un presidente di estrema destra Norbert Hofer potrebbe insediarsi a Vienna.
L’Unione europea potrebbe cambiare faccia. Senza che Bruxelles ci possa fare granché. E’ un paradosso. La strada dell’Europa verrà segnata ancora una volta dalle decisioni nazionali. L’assenza di leader europei e la debolezza delle istituzioni comunitarie è sempre più grave. Tanto da fare sembrare Angela Merkel il baluardo europeista. Lei, che imponendo la camicia di forza dell‘austerità, ha contributo non poco alla crescita della retorica anti europea dei populisti.