C’è il problema delle lunghissime liste d’attesa per i vaccini per l’epatite, finite su tutti i giornali, ma anche l’atavico ritardo che i cittadini lombardi devono subire ogni volta che provano a prenotare una visita in un qualsiasi ospedale lombardo. Il piano per il contenimento delle attese della Ats (l’ex Asl) metropolitana dice che, per esempio, per prenotare l’operazione per la rimozione delle tonsille c’è un ritardo quasi una volta su due. Va meglio, si fa per dire, per un’operazione all’ernia: in questo caso “solo” tre volte su dieci si va oltre la soglia di attesa massima fissata da Regione Lombardia. E se si guarda a questioni più gravi, un tumore all’utero, si scopre che meno del 50% vengono fatte senza sforare i limiti previsti dalla regione. Per l’asportazione della prostata, solo il 36% dei pazienti riescono a farlo nei tempi previsti. Un problema irrisolvibile? “No”, dice Albarosa Raimondi, medico specializzato in discipline della direzione sanitaria.
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Ospite a “37e2”, l’assessore regionale alla sanità Giulio Gallera ha spiegato gli interventi che intende portare avanti per limitare il problema.
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