
Il Governo studia le modifiche alla legge sui voucher. Anche per evitare il probabile referendum proposto dalla Cgil.
Il dibattito interno alla maggioranza è sul come intervenire, mentre il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, sta riempiendo le caselle dei sottosegretari. Al lavoro potrebbe approdare Tommaso Nannicini. Il bocconiano voluto da Renzi a Palazzo Chigi avrebbe la funzione di puntellare la figura traballante del ministro Poletti, indebolito ulteriormente dopo la mozione di sfiducia individuale presentata da Movimento 5 Stelle, Lega e Sinistra Ecologia e Libertà, proprio mentre si stanno studiando le ipotesi di intervento sui voucher.
Tra le opzioni, l’aumento dei controlli contro gli abusi e il ritorno al tetto dei 5mila Euro annui, in vigore fino a quando l’esecutivo Renzi lo aveva alzato a 7mila Euro.
“Occorre però aspettare i risultati del monitoraggio sui voucher” dice a Radio Popolare Teresa Bellanova, deputata del Pd, già sottosegretaria al Lavoro e poi viceministro dello Sviluppo Economico.
“io sono per intervenire, limitando l’uso dei voucher ma senza i dati la discussione è inconcludente. I voucher sono stati introdotti per fare emergere il lavoro nero”. Per quella funzione vanno bene, dice Bellanova perimetrandone il campo di applicazione, ma “laddove si sia pensato di sostituire il lavoro dipendente con i voucher bisogna cambiare e sanzionare perché non è questo l’uso dello strumento dei voucher“.
Ascolta l’invervista a Teresa Bellanova a cura di Luigi Ambrosio
teresa-bellanova-intervista-27-dicembre-2016