Perquisizioni in Campidoglio? “Sono serena, non ho nulla da temere, abbiamo messo a disposizione tutte le carte”. La sindaca Virginia Raggi si professa tranquilla, ma probabilmente la sua è piu un’aspirazione dell’anima che una realta. In Campidoglio in 24 ore si sono succeduti una serie di accadimenti, in un crescendo sempre piu incalzante, che è difficile immaginarsi tranquille le persone coinvolte.
Prima le dimissioni dell’assessora Muraro, destinataria di un avviso di garanzia per disastro ambientale, tenuto nascosto per cinque giorni, poi ieri le Fiamme gialle della Guardia di finanza che hanno sequestrato documenti e faldoni relativi proprio alle nomine fatte dalla sindaca di Roma.
A rendere l’aria più pesante il pressing continuo delle opposizioni che chiedono alla prima cittadina di andare a riferire in Aula Giulio Cesare cosa sta succedendo in città, sui rifiuti, sugli incarichi a molti zeri, sull’Ama, la municipalizzata ambiente che fra pochi giorni resterà senza vertice.
Il capitolo più difficile resta quello dell’inchiesta giudiziaria sui contratti e i compensi decisi dalla sindaca per la sua ex capo di gabinetto Carla Raineri, per Raffaele Marra e Salvatore Romeo, quest’ultimo già dipendente comunale che si sarebbe messo in aspettativa per essere riassunto al triplo dello stipendio.
L’assemblea capitolina è intanto impegnata nella discussione del bilancio per il 2017 per il quale sono stati presentati 1.800 ordini del giorno e 700 emendamenti. La giunta, secondo la tabella di marcia, avrebbe voluto concludere la discussione ben prima del termine ultimo previsto per il 31 dicembre, ma con dimissioni e perquisizioni il tentativo di Virginia Raggi di essere la sindaca più brava e veloce è definitivamente svanito. E Beppe Grillo sempre sul suo blog ha definito le perquisizioni una buffonata perché, dice,”siamo sotto attacco”.