Da dieci giorni, in tutti i capoluoghi lombardi tranne Sondrio, l’aria ha sforato la soglia limite di 50 microgrammi di PM10 al metrocubo. Gli ultimi dati dell’Arpa sono chiari:
Bergamo 79
Brescia 65
Como 81
Cremona 57
Lecco 79
Lodi 59
Milano 83
Monza 83
Mantova 61
Pavia 63
Sondrio 49
Varese 62
A Milano e nei Comuni dell’hinterland sono già scattate due misure antismog sul traffico: il blocco delle auto diesel Euro 3 dalle 9 alle 17 (i mezzi commerciali dalle 7.30 alle 9.30) e l’estensione anche al sabato e alla domenica dello stop per i veicoli inquinanti (benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1 e 2), fermati già dal 15 ottobre al 15 aprile dalla Regione durante la settimana dalle 7.30 alle 19.30.
Il pacchetto di interventi per abbassare le polveri prevede anche di ridurre a 19 gradi (con due gradi di tolleranza) la temperatura media di case e uffici, il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnoso e di combustioni all’aperto, oltre all’invito ai Comuni a introdurre agevolazioni tariffarie sui servizi di trasporto pubblico locale e al divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso.
Iolanda Nanni, capogruppo Cinque Stelle in Regione Lombardia, ci spiega che un piano regionale per la qualità dell’aria esiste, è già stato varato, ma è rimasto sulla carta. Le misure previste per il contenimento dei livelli di guardia non sono mai state messe in atto.
Ascolta qui l’intervista di Silvia Giacomini
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“In una città come Milano, l’inquinamento da polveri sottili – che venga dal fumo, dagli impianti di riscaldamento o dai gas di scarico di mezzi e aziende – è un inquinamento a macchia di leopardo”, spiega Roberto Boffi è pneumologo dell’Istituto dei Tumori. “L’importante è la prevenzione che parte dal monitoraggio del PM10 e dalla qualità di queste polveri sottili, come per esempio il black carbon, che a Milano-centro con la strategia di riduzione del traffico, è sicuramente diminuito. I dati a nostra disposizione sono ormai molto precisi, si deve e si può fare di più per migliorare l’aria che respiriamo”.
Ascolta qui l’intervista di Michele Crosti