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Le conseguenze del terremoto

Nelle ore successive al terremoto in Centro Italia che non ha provocato vittime, i tecnici della Protezione civile stanno valutando i danni agli edifici e al patrimonio culturale e si sono attivati per dare una sistemazione negli hotel agli sfollati, almeno quattromila persone che hanno passato fuori casa la prima notte e non potranno rientravi nelle prossime.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è andato a visitare le zone colpite. ACamerino ha incontrato i sindaci e ha fatto un sopralluogo insieme al commissario Vasco Errani e al capo della Protezione civile Curcio. Ha confermato che non ci saranno tendopoli per gli sfollati, ma la sistemazione negli alberghi o un aiuto economico per una sistemazione autonoma. Questa mattina il Consiglio dei ministri ha stanziato 40 milioni di euro per i primi interventi d’emergenza.

Ad Arquata del Tronto, comune già devastato dal terremoto del 24 agosto, abbiamo raggiunto Antonio Filippini dell’ufficio stampa della Protezione civile delle Marche:

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Tra le località più colpite, quelle marchigiane di Visso, Ussita, Camerino, ma anche il comune di Norcia, in Umbria. Lì i lavori di messa in sicurezza degli edifici, seguiti al terremoto umbro del 1997, hanno permesso che si evitatasse il peggio.
Ascolta il sindaco di Norcia Nicola Alemanno.

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Le scosse più forti (di magnitudo 5.4 e 5.9) si sono registrate nella serata di mercoledì 26, ma nelle ventiquattro ore successive le repliche sono state centinaia. Dal punto di vista sismico e geologico come si può classificare questo terremoto?
Ascolta Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale geologi

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    Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato l’accordo per un cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Se non ci saranno sorprese, la tregua dovrebbe entrare in vigore a partire da domenica a mezzogiorno. In questo contesto, sono sempre più le ONG che chiedono che il governo israeliano permetta a giornalisti e osservatori internazionali di entrare nella striscia, dopo quindici mesi in cui non è mai stato possibile. Tra queste c’è il Cospe. Abbiamo parlato con Anna Meli, la presidente.

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    Esteri di venerdì 17/01/2025

    1) Il gabinetto di sicurezza israeliano approva l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Fino a domenica, però, le bombe continueranno a cadere. Più di 100 persone sono state uccise nella striscia dall’annuncio dell’accordo. (Anna Momigliano - Haaretz, Francesco Sacchi - Emergency, Anna Meli - Cospe) 2) Fentanyl, Taiwan e Tik Tok. Donald Trump e Xi Jinping parlano al telefono per la prima volta dal 2021. “Risolveremo tutti i problemi insieme” dice Trump, mentre la corte suprema statunitense conferma il bando di TikTok. (Gabriele Battaglia) 3) La Geopolitica dell’AI. Washington cerca di mantenere il suo vantaggio nella battagli per l’intelligenza artificiale. (Marco Schiaffino) 4) La legge di depenalizzazione dell’aborto in Francia compie 50 anni. Il discorso di Simon Veil, pronunciato davanti ad un’Assemblea tutta maschile, fece la storia. 5) Mondialità. La sconfitta della diplomazia e la geopolitica nel frullatore. (Alfredo Somoza)

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    Bar e ristoranti sotto sfratto in stazione Centrale, 68 licenziamenti

    Sessantotto lavoratori e lavoratrici della ristorazione licenziati. Grandi Stazioni Retail ha deciso di non rinnovare il contratto d’affitto con Sarf, la società che da anni gestisce alcuni esercizi commerciali negli spazi della stazione Centrale di Milano. Da qui l’annuncio dei licenziamenti. I sindacati hanno indetto la prima di una serie di giornate di sciopero e oggi hanno fatto un presidio in piazza Duca d’Aosta, vicino all’ingresso della stazione. Abbiamo intervistato Valeria Cardamuro, segretaria della Uiltucs Lombardia.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    "Lonely Are All Bridges. Birgit Jurgenssen e Cinzia Ruggeri"

    "Lonely Are All Bridges. Birgit Jurgenssen e Cinzia Ruggeri" è il titolo della mostra aperta al pubblico da oggi negli spazi di Fondazione ICA a Milano in via Orobia 26, fino al 15 marzo. La Fondazione ICA Milano ha inaugurato così la programmazione espositiva del 2025 con un progetto espositivo bipersonale, con la eccezionale curatela dell’artista Maurizio Cattelan e Marta Papini. La mostra celebra il lavoro di due artiste iconiche, Birgit Jürgenssen (Vienna, 1949 – 2003) e Cinzia Ruggeri (Milano, 1942 – 2019), mai incontratesi di persona, ma idealmente in dialogo attraverso le loro opere, visioni e riflessioni. Il titolo della mostra è tratto da un verso della poetessa austriaca Ingeborg Bachmann, “lonely are all bridges”, che sintetizza lo spirito sperimentale di due artiste il cui lavoro si spinge oltre le convenzioni, sfida i confini tra arti e costruisce ponti in grado di attraversare discipline differenti, trasformando il quotidiano in un racconto dalla forte dimensione critica. Oggi a Cult, Ira Rubini ne ha parlato con Manuela Accinno.

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