“Almeno non siamo Detroit“.
Così, fino a poco fa, rispondevano gli abitanti di Cleveland agli sfottò dei connazionali, quelli che per indicare la seconda città dell’Ohio avevano coniato la definizione The mistake on the lake, l’errore sul lago.
Peggio di Cleveland, insomma, solo Motown. Che, però, oltre a una scena culturale e musicale di assoluto interesse, vanta una tradizione sportiva di rango, lustrata in epoche non troppo antiche dai Bad Boys del basket.
Tutto l’opposto il discorso per la metropoli sul lago Erie, che aveva vinto l’ultimo titolo professionistico nel lontano 1964 con i Browns del football. Poi, a giugno, venne il clamoroso trionfo Nba del figliol prodigo LeBron James e dei suoi Cavs ai danni dei presunti invincibili Warriors californiani.
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Ora tocca agli Indians, che sono tornati alle World Series di baseball dopo 19 anni.
La Tribù, team di culto negli Stati Uniti anche per via della rappresentazione cinematografica offerta dal film Major League, non indossa l’anello dal 1948. La vittoria potrebbe fare riesplodere la festa in città.
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Cleveland, e qui torna il parallelo con Detroit, è una città industriale, che prima e più di altre ha accusato la crisi economica. Oggi, assieme allo sport, è ripartita puntando su nuove tecnologie e servizi.
Intanto, come avviene ogni quattro anni, sia appresta ad avere l’attenzione del mondo addosso: l’Ohio è per antonomasia swing state, stato in bilico, in occasione delle elezioni. Anche da qui passa il trionfo di Hillary Clinton o quello di Donald Trump.
Questo il racconto che, da un night club di Cleveland, ci fa Franco Roma, italo-americano che vive in città da oltre trent’anni
Per quanto riguarda il baseball, le prime due partite casalinghe della Tribù sono in archivio: una l’ha vinta Cleveland, l’altra i Cubs di Chicago, altra squadra “maledetta”.
Quante chance hanno gli Indians di dare una nuova gioia alla città, che già è stata euforicamente ribattezzata Believeland? Lo abbiamo chiesto a Faso, bassista di Elio e le Storie Tese, commentatore di baseball per Fox Sports.
Intanto è ricominciata anche la stagione Nba, che Cleveland, per la prima volta, affronta da campione in carica. La prima partita è stata una netta W contro New York. LeBron James, nativo della vicina Akron, ha già mostrato tutto il suo strapotere. Basterà per bissare il successo?
Così la vede Dario Vismara, redattore di Rivista Nba e responsabile basket del magazine Ultimo Uomo