Soldi a Kabul in cambio dei rimpatri. La smentita di Federica Mogherini è parziale. Nega che ci sia un rapporto diretto tra l’accordo firmato pochi giorni fa a Bruxelles, che garantisce 4 miliardi di dollari al governo di Kabul, con il piano firmato fra Ue e Afghanistan per il rientro di migliaia di afgani. Ma l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri non può negare che ci sia un protocollo per rispedire in patria migliaia di persone in fuga dalla violenza. Anzi, quel massiccio rientro è già cominciato. Tra i primi a denunciare questo scambio c’è il giornalista freelance Giuliano Battiston. A lui abbiamo chiesto innanzitutto conto della smentita di Federica Mogherini.
Così l’Ue aiuta l’Afghanistan:voli charter e un nuovo terminal per i rimpatri forzati degli afghani in Europa pic.twitter.com/IjLxecUebs
— Giuliano Battiston (@battiston_g) 6 ottobre 2016
Il documento che Giuliano Battiston pubblica sul suo account Twitter parla chiaro: l’Europa in preda ai nazionalismi è disposta a spendere pur di rimandare a casa qualche migliaio di afgani. Ancora una volta, come nel caso dei profughi siriani, l’Europa fa una pessima figura. Le stime parlano di meno di 200 mila afgani presenti nell’Ue, a fronte di un milione circa che è fuggito in Pakistan e altrettanti che cercano di spostarsi all’interno del Paese lontano dalle violenze dei talebani. Sentiamo ancora Giuliano Battiston.
Che situazione trova un richiedente asilo rimpatriato in Afghanistan? A 15 anni dall’inizio della guerra di Bush sempre peggio.