
Sulla Polizia vanno in scena le speculazioni del governo. Quelle a fini di propaganda. E quelle a fini personali. Oggi è approdato in Parlamento il Decreto Sicurezza approvato in fretta e furia da Palazzo Chigi. Poche ore prima il ministro dell’Interno Piantedosi aveva detto che occorrono nuove misure a tutela dei poliziotti. Si riferiva agli scontri di Roma prima del derby Lazio-Roma, Piantedosi. Ma anche alla manifestazione pro-Palestina di Milano e all’azione contro il rave in Piemonte.
Piantedosi vorrebbe probabilmente fare rientrare dalla finestra lo scudo penale per gli agenti e il clima politico gli è favorevole. Non fosse per Salvini che sta rappresentando il vero elemento di disturbo. Invece che mostrare solidarietà al “suo” ministro, Salvini insiste a volerlo licenziare per prenderne il posto. “Piantedosi è bravo ma è un tecnico” ha detto oggi. E Salvini si è messo in contrapposizione anche nei confronti della presidente del Consiglio, proponendosi come consigliere di Meloni alla vigilia del viaggio a Washington.
Vinto senza problemi il congresso leghista, Salvini sta davvero pensando di rappresentare il perno centrale del governo per affinità ideologica sia con Putin che con Trump. Il Viminale gli serve per la sua politica della propaganda elettorale permanente. L’obiettivo strategico rimane quello di indebolire Meloni, escludere Forza Italia, portare il governo italiano più lontano possibile dalla linea europeista.