Le note di Flower of Scotland vengono presto coperte da una coltre di applausi. I tifosi del Manchester United hanno omaggiato così il loro idolo del passato. Il campione di un’epoca lontana, ma non perduta.
Denis Law è morto il 17 gennaio ad Aberdeen, in Scozia, la città dov’era nato. Aveva 84 anni. Il Manchester United, la squadra con cui ha firmato imprese rimaste nella storia del calcio inglese, lo ha celebrato con uno speciale ingresso in campo nell’ultima partita di Premier League a Old Trafford.
Non capita tutte le domeniche di ascoltare un tributo in poesia a un calciatore. Quasi che si trattasse di un antico condottiero, certamente di qualcuno che si è meritato un ricordo solenne. “The King of the Stretford End”, il “re” del quartiere che a Manchester equivale al calcio. Così era soprannominato Denis Law. Come un re è stato salutato. Una corona d’alloro posata a centrocampo dai compagni di squadra ancora in vita e dall’amico Alex Ferguson. Una ventina di versi recitati nel silenzio dell’intero stadio. Poi gli applausi e i cori.
Con Denis Law muore l’ultimo superstite della United Trinity, il trio di attaccanti con cui nel 1968 il Manchester United diventò la prima squadra inglese a vincere la Coppa dei Campioni. Una statua di bronzo, all’ingresso dello stadio di Old Trafford, immortala Denis Law al centro, esultante con i suoi compagni George Best e Bobby Charlton. Insieme hanno guidato il Manchester alla rinascita dopo il disastro aereo di Monaco di Baviera del 1958, dove morì una generazione di calciatori e dirigenti.
Charlton era la guida, il capitano. Best il genio, l’artista imprevedibile. Law era il numero 10, il talento che sapeva combinare furbizia ed eleganza. I suoi gol potevano nascere tanto dall’intuizione di un attimo quanto da un gesto tecnico raffinato. Giovanissimo giocò anche per una stagione in Italia con il Torino. Poi arrivò allo United dove restò per undici stagioni e fu tanto amato da far dimenticare di aver vestito anche la maglia dei rivali del Manchester City.
Nel 1964 fu premiato con il Pallone d’oro, unico calciatore scozzese ad averlo vinto. Ma in patria, Denis Law è ricordato soprattutto per un altro motivo. Il 15 aprile 1967, segnò il primo gol nella vittoria per 3-2 della Scozia sull’Inghilterra allo stadio di Wembley. Una partita che consentì agli scozzesi di sentirsi campioni del mondo in pectore, visto che gli inglesi avevano vinto il loro unico Mondiale meno di un anno prima.
Memorie che amici e tifosi hanno tenuto in vita anche per conto dello stesso Law. Nel 2021 rivelò di aver ricevuto una diagnosi di morbo di Alzheimer, destino che ha condiviso con tanti suoi vecchi compagni del Manchester United. Un popolo che ora lo celebra nel ricordo delle sue vittorie e dei suoi gol.