“Ci hanno preso in giro quando abbiamo fatto il presidio davanti all’ospedale di Terni, dimenticano che quello è il luogo dove vanno le persone”. Sono le parole di Elly Schlein, soddisfatta del risultato delle elezioni regionali, spiega il successo ottenuto con la vicinanza ai problemi dei cittadini, a cominciare da quelli della Sanità, che secondo la segretaria del Pd “la destra considera solo a misura del portafoglio”.
Le liste di attesa, la mancanza di medici e infermieri continueranno quindi ad essere la priorità nelle battaglie del partito, già a cominciare dallo sciopero di oggi e a seguire con tutte le proteste e scioperi convocati dai sindacati contro la manovra in questo autunno. Un Pd quindi di piazza e di opposizione in Parlamento, pensando già in questo modo di sintonizzarsi con l’elettorato anche in vista delle regionali del prossimo anno.
Secondo la segretaria del Partito democratico, che per i consensi ottenuti si conferma la principale avversaria di Giorgia Meloni, la presidente del Consiglio ha perso il contatto con la gente, chiusa nel suo palazzo. Ma naturalmente, ad Elly Schlein è stato chiesto conto anche del campo largo, dell’impossibilità, viste le accuse reciproche, di tenere dentro sia Renzi che Conte. “Il mio ruolo è quello di mediare, dice, il consenso del Pd lo metto a disposizione di tutta la coalizione”, per poter vincere alle politiche.
Se quello dell’unità rimane sempre il suo progetto, vincente visti i risultati, la realizzazione è responsabilità anche delle altre forze, a cominciare dai Cinque stelle che in questo fine settimana sceglieranno se ci sarà ancora posto per il garante Grillo e se saranno alleati con il Pd, i risultati deludente pongono per loro una questione cruciale e la sfida lanciata da Appendino per chiudere l’alleanza con Elly Schlein, “rischiamo di diventare insignificanti”, ha detto, è un ulteriore problema per Conte.