Approfondimenti

Basta, in nome dei bambini!

marco garzonio - l'ambrosiano

La mia generazione ha visto lo stigma della morte su bambini scampati ai bombardamenti. Ma ha partecipato anche alla mobilitazione generale e a iniziative specifiche per recuperare l’anima oltreché la funzionalità dei corpi oltraggiati dalle bombe. I “mutilatini di don Gnocchi” fu esempio di risposta alle armi e di futuro. Nasceva nel contesto condiviso di Ricostruzione morale prima che materiale. Mai più la guerra fu il vissuto che fece recuperare, integrare, risorgere la vita. La tragedia di oggi invece presenta due aspetti che uccidono il domani colpendo a morte i bambini. Primo: bambini vengono ammazzati, mutilati, resi orfani con determinazione che solo un cupio dissolvi dell’umanità può spiegare. Nulla lascia immaginare che grandi potenze e alleanze abbiano in mente di ricostruire speranza e fiducia. Altrimenti qualcosa di concreto sarebbe stato fatto per fermare Netanyahu e negoziare con Putin un anno dopo il 7 ottobre, progrom di Hamas, e quasi tre dall’invasione dello zar il 24 febbraio ‘22. Solo parole per dire a Tel Aviv che la reazione giustificata stava diventando sproporzionata, invece di sospendere l’invio di armi; flusso continuo di munizioni a Kiev, al posto di iniziative diplomatiche volte costruire condizioni d’un negoziato in cui si deve conceder qualcosa non anteporre la vittoria. Secondo aspetto: la distruttività bellica sui civili in particolare su bambini e donne (si vedano i reportage su Gaza, Cisgiordania, Doha di Francesca Mannocchi) ha portato alla luce furie inimmaginabili, toccato affettività remote, nuclei emotivi irrisolti, raggiunto dimensioni materiali e radicalità da far paventare un punto di non ritorno. Se non si riesce a fermarsi c’è da prospettare sia in atto un meccanismo psichico orribile: si teme che anche col cessate il fuoco non si riesca a pensare a pace e convivenza; s’ha paura sia restituito odio tanto se n’è seminato. L’odio è paralisi. I bambini che nascono e giocano liberi sono il futuro anche ci fossero molti “mutilatini” dopo l’ennesima guerra ma fosse superato l’odio. Forse non stiamo facendo abbastanza per urlare a Tel Aviv, Washington, Bruxelles, Mosca, Kiev, Roma: basta, in nome dei bambini!  

  • Autore articolo
    Marco Garzonio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 02/01 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-01-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 02/01 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-01-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 02/01/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-01-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 20/12/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 20-12-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Speciale "Striscia di Gaza: Campus in prima linea contro la guerra"

    Come ai tempi della guerra in Vietnam gli studenti americani hanno occupato nel mese di aprile campus per chiedere un cessate il fuoco immediato e permanente nella striscia di Gaza. La mobilitazione si è rapidamente propagata in numerose università nel mondo. In Europa le occupazioni sono aumentate soprattutto dopo l’arresto del 7 maggio di 125 studenti all’università di Amsterdam: ci sono state proteste in più di 25 Paesi, a partire da Germania, Francia e Belgio. In Italia le occupazioni sono partite da Bologna e si sono poi estese a Roma, Napoli, Milano e Torino, tra le altre. Testo e montaggio: Elena Brizzi Contributi: Marina Catucci (Colombia University), Luca Celada (UCLA), Gabriele Guidi (Indiana University), Luigi Daniele (docente di Diritto internazionale nei conflitti armati alla Nottingham Trent University). Roberto Maggioni ha seguito l’occupazione della Statale di Milano e del liceo Berchet di Milano.

    Gli speciali - 02-01-2025

  • PlayStop

    Jack di giovedì 02/01/2025

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 02-01-2025

  • PlayStop

    Speciale "I dischi dell'anno"

    Speciale "I dischi dell'anno" a cura di Cecilia Paesante.

    Gli speciali - 02-01-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 02/01/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 02-01-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 02/01/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 02-01-2025

  • PlayStop

    La conversazione: Cesare Battisti

    Il protagonista di questa Conversazione è Cesare Battisti, cuoco milanese, fondatore del ristorante Ratanà (e poi di Remulass, di Silvano Vini&Cibo, del Pastificio Ratanà). Con lui abbiamo parlato della sua storia professionale, di cucina milanese e lombarda, di prodotti e produttori, e anche di ricette social. A cura di Niccolò Vecchia

    La conversazione - 02-01-2025

  • PlayStop

    Speciale "Il campo largo, il nuovo Movimento 5 Stelle di Conte"

    Speciale sugli scenari politici italiani per il 2025, a cura di Luigi Ambrosio.

    Gli speciali - 02-01-2025

  • PlayStop

    Radiosveglia di giovedì 02/01/2025

    Radiosveglia è il nostro “contenitore” per l’informazione della mattina. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione

    Radiosveglia – Prima parte - 02-01-2025

Adesso in diretta