«Il punto non è: aiutare i negri, gli ebrei, o altri discriminati ma piuttosto quello di trovarsi in una situazione in cui si può essere aiutati solo da un negro, da un ebreo, un comunista, un fascista, insomma uno che è dall’altra parte della barricata». Un esegeta (anche vescovo), Vittorio Fusco una quarantina d’anni fa attualizzò così la parabola del Buon Samaritano. Ci aggiungerei oggi un “palestinese” (che non è Hamas!). Barricata e prossimità son due facce d’una medaglia. La prima sembra escludere la seconda; ma lo sconosciuto di Samaria (regione in cui l’esercito israeliano sta svolgendo una delle operazioni dicono più violenta della seconda intifada) fu proposto per esemplificare la superabilità delle barricate. È questione umana prima che di fede. Ostacoli e avversari non si eliminano, né s’annientano come invece ripetono Netanyahu e quelli come lui nei teatri di guerra o in alcune forze politiche. Si può solo farci i conti, negoziare senza stancarsi. La tragedia dei nostri giorni ha la crudezza delle immagini dei tg e il bisogno del Grande Assente, il samaritano, che forse ha barricate in sé ma non ne è prigioniero, non si gira dall’altra parte, ha compassione per il derubato ferito dai banditi; non guarda colore della pelle, cittadinanza, fede, scelte affettive, ideologie; si ritrova in lui, s’identifica nella sua umanità oltraggiata; ama sé stesso e ama l’altro; se lo carica sulle spalle, lo porta alla locanda, paga il conto e assicura che pagherà il surplus al ritorno. Da Gerusalemme a Gerico la barricata tra Giudei e Samaritani vien superata, non eliminata. Oggi domina la barricata. Vedi governo della “cristiana” Meloni con migranti e Ong che sfida il Papa che dice: è “peccato grave” il “respingimento sistematico e con ogni mezzo”. Peccato altrettanto riprovevole è non vedere che tutte le barricate si legano: in Terra Santa, tra Kiev e Mosca, tra i talebani e le donne afghane, nel Mediterraneo, in ognidove in cui qualcuno s’illude di barricarsi e annientare l’altro. Su internet guardiamo “Il Buon Samaritano” dipinto da Van Gogh. Da quel farsi carico nasce la risposta di ciascuno sulla superabilità della barricata evocata da Fusco. Si comincia nel piccolo, altri verranno. È semina!
La barricata
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Autore articolo
Marco Garzonio