Col passare delle ore si delinea in tutta la sua portata la gravità della campagna mediatica imbastita dal Giornale diretto da Sallusti e di proprietà del senatore eletto con la Lega, Angelucci, e cavalcata da Giorgia Meloni e da Fratelli d’Italia. Per proteggere Arianna Meloni, sorella della Presidente del Consiglio, elemento chiave del sistema di potere di Palazzo Chigi, da chi le chiede a che titolo conducesse trattative per i vertici di Rai e Ferrovie assumendo un ruolo politico del tutto informale, Sallusti, Meloni e gli altri non si sono preoccupati di gettare fango sulla stampa, sulla magistratura, sui partiti di opposizione.
Per quale motivo, poi? Ancora non ce lo dicono, come affermerebbe un complottista vero.
Ieri ci chiedevamo: è fango nel ventilatore per parlare d’altro, è fango nel ventilatore perché sanno qualcosa, è fango nel ventilatore perché devono richiamare all’ordine qualche alleato riottoso?
24 ore dopo, nessun chiarimento. Solo una parziale correzione del tiro da parte del Giornale nei confronti di Renzi: non un politico in combutta coi magistrati ma, testuale, un utile idiota.
E così di nuovo si alimenta la cortina di fumo, il sospetto di manovre, senza fare nomi, senza spiegare perché, senza indicare obiettivi. Una sola cosa è chiara: a subire un attacco pericoloso da parte di chi detiene il potere politico sono Istituzioni e gangli vitali per la democrazia.
Gli attori di questo attacco non se ne sono preoccupati e non se ne preoccuperanno.
Fango sulle istituzioni per coprire Arianna Meloni
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Autore articolo
Luigi Ambrosio