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L’offerta di Israele per una tregua, l’opposizione schierata contro il ddl Calderoli e le altre notizie della giornata

Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, durante la discussione generale sul testo di legge dell_autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, Camera dei d

Il racconto della giornata di lunedì 29 aprile 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’attesa per la risposta di Hamas alla proposta di tregua presentata da Israele. Alla Camera dei deputati è iniziata la discussione generale sul provvedimento dell’Autonomia differenziata. Giorgia Meloni rafforza la personalizzazione della sfida per le elezioni europee. Gerard Depardieu è stato accusato di molestie e violenza sessuale sul set.

L’offerta di Israele: quaranta giorni di tregua in cambio della liberazione di trenta o quaranta ostaggi

C’è attesa per la risposta di Hamas alla proposta di accordo presentata da Israele: 40 giorni di tregua, dicono fonti vicine ai mediatori sauditi, contro la liberazione di un numero compreso tra 30 e 40 ostaggi.
I negoziati si svolgono in Arabia saudita, dove oggi si trova in missione anche il segretario di stato americano Antony Blinken, e al Cairo, che tiene le relazioni con Hamas.
Il raggiungimento di un accordo potrebbe portare al congelamento della minacciata offensiva di terra israeliana su Rafah. Ancora oggi il segretario di stato americano ha ricordato di non avere visto alcun piano credibile di evacuazione della città, città che viene comunque costantemente bombardata dal cielo e con l’artiglieria. Tra ieri notte e oggi vi si contano almeno 30 vittime: il più piccolo era un bambino di 5 giorni di vita, ucciso nell’appartamento con cui si trovava con la sua famiglia.
Domani, comunque, Blinken proseguirà i suoi colloqui in Israele. Che speranze ci sono che un accordo, dopo molti fallimenti, stavolta sia raggiunto. Lorenzo Cremonesi, inviato del corriere della sera nell’area.



A complicare le trattative di questi giorni c’è anche la notizia, circolata con insistenza negli ultimi giorni, su un possibile mandato d’arresto internazionale per Benjamin Netanyahu e altri membri del suo governo. Secondo i media americani, stati uniti e alleati del g7 temono che un mandato d’arresto possa mettere a rischio anche la buona riuscita dei colloqui su cessate il fuoco e ostaggi. Ma sulla base di quali accuse verrebbe spiccato il mandato e quali conseguenze potrebbe avere. Chantal meloni, docente di diritto internazionale alla Statale di Milano.

L’opposizione contro il ddl Calderoli sull’autonomia

(di Anna Bredice)
Un disegno di legge sull’Autonomia differenziata blindato e lo stesso accadrà con il Premierato che arriverà alla Camera dei deputati nello stesso modo, senza il tempo necessario per discuterlo e modificarlo. Alla Camera dei deputati è iniziata la discussione generale sul provvedimento dell’Autonomia differenziata che per prima cosa colpirà la sanità pubblica, ora uguale per tutte le regioni, “una sanità che verrà soffocata”, dice oggi Romano Prodi. E il tema della Sanità che la destra sa bene quanto sia un punto debole per il governo, tanto da evitare di parlarne in campagna elettorale, è invece il punto centrale che Elly Schlein e le opposizioni tengono in evidenza per i rischi che una legge che dividerà il paese in regioni di serie A serie B potrà recare ad un diritto sancito dalla Costituzione. Ma siamo in campagna elettorale e meno se ne parla anche in Parlamento e meglio è per la destra. È per questo che l’esame dell’Autonomia differenziata avanza a passi veloci, con forzature istituzionali in Commissione affari costituzionali, emendamenti mai affrontati e ora in aula con tempi che sono già stabiliti. È il cronometro elettorale imposto da Matteo Salvini per non perdere la rincorsa con il Premierato di Giorgia Meloni, al Presidente della Camera dei deputati Fontana, interrogato dalle opposizioni, è rimasto solo da dire che difenderà “l’onore” di Montecitorio dall’essere una sorta di buca delle lettere del Senato, anche il Premierato arriverà da Palazzo Madama. Alle opposizioni non è restato altro che riunirsi in sit in e flash mob, i Cinque stelle da una parte, davanti a Palazzo Chigi e il Pd con i comitati contro l’Autonomia differenziata al Pantheon, perdendo forse l’occasione di manifestare insieme contro questo provvedimento Spacca Italia.

La strategia populista di Giorgia Meloni

Il confronto con Giorgia Meloni? I contatti sono in corso, speriamo che si faccia. Così oggi la segretaria del Pd Elly Schlein che ieri è stata più volte chiamata in causa dalla presidente del consiglio dal palco della kermesse di Fratelli d’Italia.
L’intento di Meloni è quello di personalizzare al massimo la sfida elettorale, come dimostra non solo la candidatura come capolista ovunque ma anche la richiesta di votare solo “Giorgia” e il suo viso su tutti i manifesti elettorali di Fratelli d’Italia.
Il Viminale tra l’altro oggi ha confermato che il voto è valido anche se si scrive solo ‘Giorgia’

Su questa idea di leadership e su quanto sia efficace, abbiamo chiesto un’opinione a Giorgia Serughetti docente di filosofia della politica

Gérard Depardieu è stato fermato per violenze e molestie sessuali

Gerard Depardieu uno dei più grandi attori francesi è stato fermato e poi rilasciato: le accuse a suo carico sono pesanti: molestie e violenza sessuale sul set da parte di due donne. Per lui non sono le prime accuse di reati sessuali

Francesco Giorgini:

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    Il presidente russo Vladimir Putin questa sera è tornato a parlare del missile Oreshnik lanciato ieri su Dnipro, in Ucraina. Il capo del Cremlino ha detto che il test del missile ipersonico è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri. Putin ha anche detto di aver ordinato la "produzione in serie" di questo tipo di missili che – ha detto - "Nessun sistema al mondo è capace di intercettare”. Il comandante delle truppe missilistiche russe ha anche detto che questi missili possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto di un’escalation del conflitto che lo stesso Putin ha definito “quasi globale”. Oggi il premier polacco Donald Tusk ha detto che le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale. Abbiamo raggiunto a Kiev l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e gli abbiamo chiesto come è stato visto il lancio di questo missile in Ucraina.

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