Approfondimenti

Affitti brevi: il governo non sta regolamentando il settore

Protesta contro gli affitti brevi a Bologna

Il 4 marzo il sindaco di Milano Giuseppe Sala e la ministra del turismo Santanchè si sono attaccati ancora a distanza sugli affitti brevi e non è la prima volta negli ultimi 10 giorni. Succede perché Sala sta accusando il governo, in particolare la ministra Santanchè, titolare di questa materia, di essere immobile sulla regolamentazione degli affitti brevi, cioè di non aver fatto nulla dopo le proteste l’anno scorso che avevano fatto seguito anche a quelle partite da Milano con il movimento delle tende. Qualcosa era stato detto però poco o nulla è stato fatto. Roberto Maggioni ha intervistato Sarah Gainsforth, autrice del libro “Abitare stanca” e ricercatrice indipendente esperta di questioni abitative nella puntata di Prisma di martedì 5 marzo.

Queste le dichiarazioni del sindaco Sala: “regolamentazione fuffa”. Vedremo se fra due tre anni sarà cambiato qualcosa sugli affitti brevi. Tu che ne pensi?

Purtroppo in questo caso do ragione a Sala, effettivamente l’annuncio dell’introduzione di questa banca dati nazionale, peraltro già annunciata nel 2017, era una cosa che si sarebbe già dovuta fare quando c’è stata la legge che ha regolato l’aspetto fiscale e non è stata fatta. Poi noi ce ne dimentichiamo e adesso viene riannunciata, però di fatto non è una forma di regolamentazione, siamo ben lontani dall’affrontare il tema del limitare gli affitti turistici.

Perché il pacchetto Santanchè che cosa prevede?

Inizialmente prevedeva quella misura assurda della permanenza minima di due notti con l’obbligo per i comuni di controllare pena la nullità del contratto, quando peraltro i contratti sotto i 30 giorni non sono neanche previsti, per cui ci sono una serie di proposte assurde che sembrano mirate proprio a non cambiare nulla. Adesso qualcosa è successo, è stata innalzata  l’aliquota dal 26% dal 21% per le locazioni brevi, nel 2020 è stata introdotta questa distinzione, anche questa ridicola, tra l’attività professionale e non professionali e quelle professionali scattano solo dopo quattro appartamenti, come se affittare tre appartamenti non fosse un’attività professionale. Quindi questa nuova norma proposta da Santanchè semplicemente ripropone questo codice identificativo nazionale che sostituisce quello regionale e prevede una serie di sanzioni monetarie, però non si capisce neanche bene l’utilità di un codice nazionale perché gli affitti brevi andrebbero regolamentati a livello comunale, quindi c’è il tema come al solito fiscale, si prevedono appunto fondi per i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate della Guardia di Finanza, però come al solito in Italia non si va oltre questo tema fiscale e delle multe.

Ricordiamo che l’Italia è il paese europeo che ha messo fino ad oggi meno mano al settore dove appunto c’era una deregolamentazione quasi totale molto più ampia rispetto ad altri paesi europei. Che cosa servirebbe secondo te per regolamentare questo settore?

Ci vorrebbero una serie di cose, c’è una grande confusione, intanto proprio per la solita frammentazione di competenze in Italia per cui la casa è di competenza statale, invece il turismo di competenza delle regioni, per cui ci vorrebbe da una parte una norma che consentisse ai comuni di regolare in autonomia gli affitti brevi turistici. Al momento grazie appunto all’emendamento cosiddetto Pellacani lo può fare solo Venezia, che non lo sta facendo, Venezia potrebbe adesso limitare gli affitti brevi ma si guarda bene dal farlo, per cui questa norma è vero che servirebbe. Però è anche vero che c’è un tema secondario legato a tutta la questione delle destinazioni d’uso e quello è un fatto di competenza regionale, eventualmente comunale, infatti quella è all’origine poi della proposta Nardella: i comuni, i siti UNESCO hanno degli strumenti in più e quindi lui ha fatto questa proposta di regolamentazione che si basa sulla destinazione d’uso, non più residenziale come oggi che non ha senso. A Roma questa giunta ha proposto di cambiare le norme tecniche di attuazione del piano regolatore inserendo l’attività ricettiva dentro la destinazione residenziale, quindi andando nella direzione sbagliata, noi siamo presi d’assalto con la previsione del Giubileo. Quindi ci sono comunque delle cose che i comuni potrebbero già fare in attesa di questa norma nazionale che riguardano appunto le destinazioni d’uso.

Recentemente qui a Milano è uscita un’indagine curata da un’associazione che si occupa direttamente di affitti brevi, quindi parte in causa, che però dice una cosa: nel quarto trimestre del 2023 le domande le domande di affitti brevi a Milano sono calate del 39%. Detto che magari può esserci anche un qualcosa legato alla contingenza, più o meno turisti e via dicendo, quello degli affitti brevi è un mercato che è cresciuto tantissimo negli ultimi anni, ben al di fuori anche delle città. È un mercato che adesso si dovrà assestare dopo questo periodo di forte crescita e quindi potremmo vedere anche magari un calo rispetto al passato delle domande? Per quali motivi?

Sì, sembra strano che ci sia stato un calo però potrebbe essere per via del dei prezzi, i prezzi delle piattaforme come AirB&B sono aumentati tantissimo i costi, ormai altissimi, quindi c’è stata una radicale trasformazione di questo tipo di offerta che inizialmente era molto più conveniente economicamente rispetto a quella classica alberghiera, oggi non è più così e quindi può esserci forse su questo fronte cioè un cambiamento in corso, tanto che la stessa AirB&B a un certo punto ha annunciato che avrebbe rilanciato le stanze dicendo che voleva tornare un po’ alle origini. C’è una questione legata alla voce di costo per le pulizie perché spesso si prenota, si vede un prezzo e poi dopo sale. Quindi la stessa AirB&B voleva intervenire rispetto a questi temi perché evidentemente si rende conto che il suo mercato sta cambiando con l’aumento dei prezzi e in generale stanno aumentando effettivamente le offerte per affitti di medio periodo e anche su quello AirB&B vorrebbe prendersi una fetta di mercato di affitti medio lunghi che stanno crescendo. Evidentemente c’è un po’ di competizione anche rispetto a questo, crescono anche altre piattaforme, altre società che intermediano affitti superiori ai 30 giorni. Il mercato sta cambiando, l’offerta sta cambiando, forse ancora non tutto è chiarissimo, come non sono chiarissimi ancora i nuovi modelli di business delle piattaforme di medio periodo e invece bisognerebbe già ragionare su questo perché all’estero dove hanno introdotto delle norme che regolano gli affitti brevi adesso stanno affrontando gli affitti di medio periodo intermediate da piattaforme, quindi a costi diciamo molto più alti. Noi invece stiamo ancora ragionando dopo almeno dieci anni dalla loro esplosione sul tema degli affitti brevi.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di venerdì 22/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 22-11-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 22/11/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-11-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 22/11/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-11-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 22/11/2024

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 22-11-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 22/11/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 22-11-2024

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 22/11/2024

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 22-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 22/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Putin avverte: la Russia continuerà a testare altri missili ipersonici

    Il presidente russo Vladimir Putin questa sera è tornato a parlare del missile Oreshnik lanciato ieri su Dnipro, in Ucraina. Il capo del Cremlino ha detto che il test del missile ipersonico è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri. Putin ha anche detto di aver ordinato la "produzione in serie" di questo tipo di missili che – ha detto - "Nessun sistema al mondo è capace di intercettare”. Il comandante delle truppe missilistiche russe ha anche detto che questi missili possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto di un’escalation del conflitto che lo stesso Putin ha definito “quasi globale”. Oggi il premier polacco Donald Tusk ha detto che le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale. Abbiamo raggiunto a Kiev l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e gli abbiamo chiesto come è stato visto il lancio di questo missile in Ucraina.

    Clip - 22-11-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 22/11/2024

    1) Le minacce di Mosca. “il lancio del missile ipersonico di ieri è stato un successo, continueremo i test” ha detto Putin, mentre il premier polacco Tusk avverte: il rischio di conflitto globale è serio. (Lorenzo Cremonesi - Corriere della Sera) 2) Il mandato d’arresto per Netanyahu non ferma il massacro. A Gaza 38 morti da questa mattina. Il mondo si divide su come comportarsi davanti alla decisione della corte penale internazionale, ma i paesi che la riconoscono hanno degli obblighi giuridici. (Chantal Meloni - Università degli studi di Milano) 3) Stati Uniti. Donald Trump nomina Pam Bondi procuratrice generale dopo il ritiro di Matt Gaetz per gli scandali sessuali (Roberto Festa) 4) La polizia brasiliana incrimina formalmente l’ex presidente Bolsonaro per tentato colpo di stato. Se riconosciuto colpevole, potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere. (Luigi Spera) 5) A Buenos Aires femministe di Non Una di Meno e Nonne di Plaza de Majo insieme contro la violenza sulle donne e le politiche del governo di Milei. (Andrea Cegna) 6) Storie Estreme. Il caso Shell e il futuro della lotta ai combustibili fossili (Sara Milanese) 7) Mondialità. Il cacao e il caffè sono ancora insostenibili (Alfredo Somoza)

    Esteri - 22-11-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 22/11/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 22-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 22/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 22-11-2024

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 22/11/2024

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 22-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 22/11 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 22-11-2024

  • PlayStop

    Radio Popolare Minilive - Fabiana Palladino

    Giovedì 21 novembre 2024 a Playground, Elisa Graci e Matteo Villaci hanno ospitato Fabiana Palladino per una chiacchierata e alcuni brani live, piano e voce.

    Clip - 22-11-2024

  • PlayStop

    Playground di venerdì 22/11/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 22-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 22/11 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 22-11-2024

  • PlayStop

    Jack di venerdì 22/11/2024

    Dopo apertura con breve racconto del live di Fabiana Palladino, ascoltiamo la scheda di Marcello Lorrai sui Tinariwen, artisti della settimana, poi ospitiamo prima Stefano Ghittoni che ci parla del suo libro "Musica Concreta", poi Carlo Corbellini dei Post Nebbia ci racconta il loro nuovo disco "Pista Nera"

    Jack - 22-11-2024

  • PlayStop

    Musica leggerissima di venerdì 22/11/2024

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 22-11-2024

Adesso in diretta