![palazzetto del ghiaccio agorà](https://www.radiopopolare.it/wp-content/uploads/2023/10/1.jpg)
È stato il secondo palazzetto del ghiaccio della città, costruito negli ‘anni 80, quando l’hockey aveva più tifosi e gli sport invernali avevano più seguito.
Ma neanche le Olimpiadi del 2026 sembrano riuscire a invertire il suo declino, e di tutte le discipline sportive sul ghiaccio in città.
Dopo la costruzione l’Agorà divenne anche la casa dei Diavoli rossoneri, la squadra della Polisportiva Mediolanum di Silvio Berlusconi, che riportò in serie A il nome di una storica squadra milanese finita nei campionati cadetti, acquistando il titolo da Como.
Arrivarono gli scudetti, ma non il pubblico, che rimase legato ai rivali del Saima, nati nello storico palazzo del ghiaccio di via Piranesi, per poi spostarsi nel neonato e più capiente Forum. Impianti e società sportiva erano dell’immobiliarista Giuseppe Cabassi.
Da allora l’hockey a Milano, e gli impianti del ghiaccio, hanno avuto un continuo declino.
Lo storico Palaghiaccio di via Piranesi è stato trasformato il luogo per eventi, le società vendute, fuse con altre, chiuse. In un epilogo che ha visto lo scorso anno l’ultima rinuncia di Milano a iscriversi al campionato.
Da gennaio del 2023 l’Agorà è chiuso. Nessuno ha partecipato al bando di gestione per il 2022 e il Comune non ha prorogato il contratto con la società precedente. Il Covid ha reso insostenibile il progetto di rilancio con cui nel 2020 era iniziato l’affidamento.
Adesso Palazzo Marino ci riprova, anche perché l’impianto di via dei Ciclamini è tra le strutture che dovranno servire per gli allenamenti dei giochi olimpici.
Restano le difficoltà dell’hockey, che sta ripartendo dal Palasesto di Sesto San Giovanni, con una serie di alleanze tra società, tra cui Como.
La città e le sue istituzioni sembrano poco interessate, eppure rilanciare questo sport sarebbe un bel lascito per la città.
C’è il rischio a fine giochi del 2026 di avere una serie di piste per il ghiaccio per pochi fruitori, come già avvenuto a Torino dopo le olimpiadi del 2006.
Si sa già che saranno smontate quelle temporanee alla Fiera di Rho Pero, e anche il Palaitalia, a Rogoredo, non dà l’idea che sarà alquanto utilizzato in futuro per gli sport sul ghiaccio.