Approfondimenti

La promessa tradita ai migranti di Cutro, in Grecia la nuova leadership di Syriza e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 25 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il profondo cinismo con cui il governo ha gestito la strage di Cutro. Sorpresa in Grecia per la nuova leadership di Syriza. La morte del boss delle stragi Matteo Messina Denaro. Per gli ucraini è un momento piuttosto difficile, la contro-offensiva va a rilento. Giorgia Meloni soddisfatta dei risultati raggiunti nel primo anno di governo.

La promessa tradita ai migranti di Cutro

Meloni lo aveva promesso. Porteremo i vostri familiari in Italia. A sette mesi dalla strage di Cutro, invece, i superstiti del naufragio sono ancora soli. È quanto denunciano le associazioni che assitono ancora oggi i migranti naufragati lo scorso 25 febbraio sulla spiaggia crotonese.
Dopo averli ignorati, Meloni li aveva ricevuti a palazzo Chigi, aveva stretto loro la mano e promesso che avrebbe attivato dei corridoi umanitari per far venire in Italia i parenti, rimasti bloccati in Turchia o nei campi profughi del Pakistan. In sette mesi però nulla è stato fatto. Anzi, le norme italiane negano ai migranti la possibilità di avviare i ricongiungimenti. I sopravvissuti che sono rimasti in Italia, infatti, hanno ottenuto un permesso di soggiorno per motivi di protezione speciale, che non consente di fare questa richiesta. Un permesso di soggiorno che, tra l’altro, proprio per effetto del decreto Cutro, non è convertibile in un altro documento.
Manuelita Scigliano è la presidente dell’associazione Sabir di Crotone che assiste i sopravvissuti di Cutro.

Giorgia Meloni li aveva ricevuti a Palazzo Chigi qualche giorno dopo che erano scampati alla strage di Cutro. Un incontro a porte chiuse, lontano dai giornalisti, ma non dalle telecamere della comunicazione della presidenza del consiglio. Una grande spot, all’insegna dell’umanità e dell’empatia, per tentare di recuperare l’immagine nei confronti di un’opinione pubblica che, una volta tanto critica, aveva visto nella gestione del naufragio da parte del governo solo un’indifferenza che sfociava nella crudeltà. Una indifferenza che era giunta a far si che i ministri non andassero a salutare i sopravvissuti quando il governo si recò a Cutro per la riunione del consiglio dei ministri. Dopo quei fatti, Giorgia Meloni – che aveva visto i sondaggi, annusato l’aria – aveva deciso di cambiare atteggiamento, indossando le vesti della comprensione e della partecipazione. Da lì l’invito a Roma e le promesse a chi, quella notte, riuscì a salvarsi dall’annegamento. Sette mesi dopo, di quelle promesse non rimane più nulla se non un permesso di soggiorno speciale che, proprio in virtù del Decreto Cutro, non può essere modificato e quindi impedisce ai superstiti di poter far arriva in Italia parenti che possano star loro accanto. Non è solo la stupidità della burocrazia quella che si vede nell’epilogo della vicenda. Il crudele paradosso di persone scampate alla morte quella notte e danneggiate proprio dalle norme varate dopo quel naufragio. Quello che emerge ancora una volta è il profondo cinismo con cui questo governo ha gestito la strage di Cutro e poi la vita di chi è sopravvissuto. Quando servivano, promesse e riflettori, adesso che non servono più, vengono lasciati da soli. Abbandonati, come quella notte in mare.

La nuova leadership di Syriza in Grecia

(di Alessandro Principe)
Sorpresa in Grecia per la nuova leadership di Syriza, il partito della sinistra radicale, fin’ora guidato da Tispras. Il nuovo presidente è Stefanos Kasselakis, fino ad oggi quasi sconosciuto. Oggi ha preso le consegne dal suo predecessore, il ben più noto Alxis Tsipras, già primo ministro della Grecia.
“Non sono un fenomeno sono la voce di una società. Non vi tradirò mai: domani inizia il duro lavoro”: sono le prime parole di Stefanos Kasselakis, catapultato con una vittoria a sorpresa alla guida del primo partito di opposizione. E soprattutto del partito della sinistra, che negli anni ha unito le diverse anime della sinistra radicale greca. Arrivando a guidare il governo con Alxies Tspras. E rappresentando anche la sinistra diffusa nelle città, nei quartieri, nelle fabbriche. Il fatto è che Kasselakis con quella storia non ha nulla a che fare. 35 anni, imprenditore navale cresciuto negli Stati Uniti. Il 28 agosto, quando a sorpresa si è candidato alla leadership di Syriza, a meno di due settimane dal voto sembrava una sfida impossibile. Al ballottaggio di ieri ha ottenuto il 56%, sconfiggendo l’ex ministra Efi Achtsioglou, che rappresentava la continuità con la storia del partito. . Uomo d’affari, già operatore finanziario per Goldman Schas. Kasselakis non ha mai ricoperto una carica politica e ha trascorso gran parte della sua vita negli Stati Uniti. E’ arrivato a fine agosto ad Atene, è stato quello il momento in cui la maggior parte dei greci lo ha visto. Accompagnato dal marito, è anche il primo leader di partito in Grecia apertamente omosessuale. Molti esponenti di lungo corso di Syriza non hanno nascosto, il loro disappunto di fronte alla popolarità di una figura giudicata “estranea al partito”.

È morto Matteo Messina Denaro

Dopo la morte di Matteo Messina Denaro sono in corso le procedure per l’autopsia. Le questure e le prefetture dell’Aquila e di Castelvetrano hanno intanto vietato ogni tipo di commemorazione. Con la sua cattura dopo 30 anni di latitanza e con la sua morte si chiude un capitolo di Cosa Nostra, in particolare quello delle stragi. Messina Denaro è stato infatti condannato, in primo grado e in appello, come mandante degli attentati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sulla sua figura e sulla leadership di Cosa Nostra sentiamo Giovanni Tìzian, giornalista del quotidiano Domani esperto di mafie.

Le difficoltà dell’esercito ucraino

(di Emanuele Valenti)
Per gli ucraini è un momento piuttosto difficile.
La contro-offensiva va a rilento e il fronte occidentale, fondamentale per tenere in piedi la macchina bellica di Kyiv, non è sempre compatto.
Lo ha dimostrato la visita a Washington di Zelensky e il recente scontro con la Polonia.
Il presidente ucraino non deve più chiedere semplicemente aiuto per far fronte all’invasore russo. Deve negoziare e rispondere a una serie di domande. In sostanza raccontare dove e come verranno usate le armi – quindi a che punto sia la contro-offensiva.
Visto che l’avanzata lungo la linea del fronte è piuttosto lenta – anche a sud, dove gli ucraini hanno ripreso più territorio – diventa fondamentale spiegare e sottolineare le altre strategie della contro-offensiva, come gli attacchi contro la Crimea.
Proprio oggi i servizi ucraini hanno detto di aver ucciso, lo scorso fine settimana, nell’attacco contro la sede della marina russa a Sebastopoli, il capo della flotta di Mosca nel Mar Nero, e con lui altri 34 militari.
Il presidente ucraino ha poi potuto confermare l’arrivo dei primi carri armati americani Abrams. Questo soprattuttto per l’opinione pubblica interna e per il morale dei militari.
Zelensky si deve muovere su più piani, collegati tra loro e tutti piuttosto complessi. L’esito della guerra dipenderà anche da questo.

L’autocelebrazione di Giorgia Meloni ad un anno dalle elezioni

(di Anna Bredice)
Giorgia Meloni si dice soddisfatta dei risultati raggiunti nel primo anno di governo, ma tutte le riforme sono spostate all’anno prossimo, quella fiscale, costituzionale, sulla giustizia e sulla scuola. Tutto rinviato quindi, bisogna però capire come ci arriverà politicamente questo governo al 2024, l’anno delle elezioni europee, appesantito da un logoramento frutto di una competizione creata ad arte da Salvini, per erodere i consensi che Meloni gli aveva preso esattamente un anno fa. La strategia è ormai chiara: su ogni tema, su ogni argomento di prima pagina c’è il controcanto del capo della Lega, per dire qualcosa di più e quel qualcosa è sempre più a destra, con frasi che a volte creano anche sconcerto. Il tema dei migranti è quello che sembra scatenarlo di più, sui richiedenti asilo che devono pagare per non essere incarcerati nei centri di detenzione, Salvini oggi ha detto che i soldi in sostanza quegli uomini e donne li hanno, visto che “arrivano in Italia con le scarpe, il telefonino e gli orologini”, aggiunge sprezzante. Le scarpe e non i piedi nudi sono per il leghista un simbolo di ricchezza. In Tv e nei comizi continui, oggi ad esempio sembra aver saltato la cabina di regia sul Pnrr, perché impegnato al Nord, ma forse anche per tenersi le mani libere, nei comizi c’è sempre una critica alle scelte prese sui migranti, tanto che aumenta la distanza con il ministro dell’Interno Piantedosi, che pure all’inizia calcolava in quota alla Lega. Non c’è solo l’immigrazione, quando si arriva al dunque con la manovra di bilancio, tira fuori il condono, quello sugli abusi edilizi, sulle finestre, sui piccoli lavori, che molto spesso sono grandi regali agli evasori, ad elettori della destra. Una proposta nemmeno discussa con gli alleati, tanto che Fratelli di Italia e Forza Italia devono riconcorrere per correggere e ridimensionare, per poi accettare, perché i voti fanno gola a tutti. La strategia è chiara, meno chiara è la strada che dovrà scegliere Giorgia Meloni per contrastare questa continua competizione interna al governo: Scavalcarlo a destra, l’indifferenza o lo scontro?

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di venerdì 22/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 22-11-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 22/11/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-11-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 22/11/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-11-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 23/11/2024

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 22-11-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 22/11/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 22-11-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 22/11/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 22-11-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 22/11/2024

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 22/11/2024

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 22-11-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 22/11/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 22-11-2024

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 22/11/2024

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 22-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 22/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Putin avverte: la Russia continuerà a testare altri missili ipersonici

    Il presidente russo Vladimir Putin questa sera è tornato a parlare del missile Oreshnik lanciato ieri su Dnipro, in Ucraina. Il capo del Cremlino ha detto che il test del missile ipersonico è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri. Putin ha anche detto di aver ordinato la "produzione in serie" di questo tipo di missili che – ha detto - "Nessun sistema al mondo è capace di intercettare”. Il comandante delle truppe missilistiche russe ha anche detto che questi missili possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto di un’escalation del conflitto che lo stesso Putin ha definito “quasi globale”. Oggi il premier polacco Donald Tusk ha detto che le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale. Abbiamo raggiunto a Kiev l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e gli abbiamo chiesto come è stato visto il lancio di questo missile in Ucraina.

    Clip - 22-11-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 22/11/2024

    1) Le minacce di Mosca. “il lancio del missile ipersonico di ieri è stato un successo, continueremo i test” ha detto Putin, mentre il premier polacco Tusk avverte: il rischio di conflitto globale è serio. (Lorenzo Cremonesi - Corriere della Sera) 2) Il mandato d’arresto per Netanyahu non ferma il massacro. A Gaza 38 morti da questa mattina. Il mondo si divide su come comportarsi davanti alla decisione della corte penale internazionale, ma i paesi che la riconoscono hanno degli obblighi giuridici. (Chantal Meloni - Università degli studi di Milano) 3) Stati Uniti. Donald Trump nomina Pam Bondi procuratrice generale dopo il ritiro di Matt Gaetz per gli scandali sessuali (Roberto Festa) 4) La polizia brasiliana incrimina formalmente l’ex presidente Bolsonaro per tentato colpo di stato. Se riconosciuto colpevole, potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere. (Luigi Spera) 5) A Buenos Aires femministe di Non Una di Meno e Nonne di Plaza de Majo insieme contro la violenza sulle donne e le politiche del governo di Milei. (Andrea Cegna) 6) Storie Estreme. Il caso Shell e il futuro della lotta ai combustibili fossili (Sara Milanese) 7) Mondialità. Il cacao e il caffè sono ancora insostenibili (Alfredo Somoza)

    Esteri - 22-11-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 22/11/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 22-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 22/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 22-11-2024

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 22/11/2024

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 22-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 22/11 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 22-11-2024

  • PlayStop

    Radio Popolare Minilive - Fabiana Palladino

    Giovedì 21 novembre 2024 a Playground, Elisa Graci e Matteo Villaci hanno ospitato Fabiana Palladino per una chiacchierata e alcuni brani live, piano e voce.

    Clip - 22-11-2024

  • PlayStop

    Playground di venerdì 22/11/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 22-11-2024

Adesso in diretta