Sparklehorse – Bird Machine: c’è qualcosa di sinceramente commovente in questo disco, soprattutto nella sua storia. Certo: si tratta di un album che esce dopo la morte del suo creatore, che è stato uno straordinario cantautore di cui in molti sentono la manzanza, questo già dovrebbe bastare. Però…c’è molto di più.
Mark Linkous, ideatore del progetto Sparklehorse (sito ufficiale) di cui è stato l’unico membro fisso, morì suicida il 6 marzo del 2010. Sempre nel 2010, qualche mese dopo la sua morte, venne pubblicato un disco chiamato “Dark night of the soul”, realizzato in collaborazione con Danger Mouse e con molti altri artisti ospiti. Anche se tecnicamente fu pure quello un disco uscito postumo, in realtà questo è dovuto a delle dispute discografiche che ritardarono la sua pubblicazione: Linkous aveva terminato l’album con il suo socio Danger Mouse diverso tempo prima.
La storia di “Bird Machine” è dunque molto diversa. Il lavoro fatto dal fratello di Mark Linkous, Matt, non assomiglia per niente alla ricerca di materiale inedito quale che sia, sufficiente a giustificare un’uscita discografica dopo la morte di un artista. Nasce invece dall’attenta e rispettosa archiviazione del materiale lasciato dal fratello Mark, che ha portato al rinvenimento delle canzoni scritte e in buona parte già registrate per un quinto disco di Sparklehorse.
Quando Matt Linkous ha trovato quelle registrazioni, si è trovato davanti, ancora una volta, alla bellezza che suo fratello era in grado di creare. Ne è seguito un periodo che viene descritto come una “lunga pausa”. Di riflessione, di interrogativi, per capire che fare e come rispettare al meglio la memoria e il lavoro di Mark Linkous.
Per nostra fortuna la decisione finale è stata di raccogliere attorno a questo progetto un nucleo di musicisti e produttori, che avevano lavorato con Sparklehorse nel corso degli anni, a cui è stato affidato il compito di concludere un’opera che appariva già sostanzialmente pronta. Andava solo completata.
Il risultato è un testamento artistico ricco e vero, un vero e proprio album di Sparklehorse, che splende, a 13 anni dalla scomparsa di Mark Linkous, con quella semplicità diretta e disarmante, con quella immediatezza pop sempre venata da sfumature malinconiche, che hanno caraterizzato tutta la sua carriera.
Un disco che celebra nel miglior modo possibile la parabola artistica di questo musicista: sarà il nostro artista della settimana per i prossimi sette giorni. Ascolteremo le sue canzoni nelle nostre trasmissioni e gli dedicheremo uno speciale domenica 24 settembre, dalle 18.30 alle 19.
Di seguito, il video di una delle canzoni più belle di “Bird Machine”.
LEGGI ANCHE:
Birthh con Moonlanded è l’artista della settimana di Radio Popolare