Approfondimenti

Le cose che La Russa dovrebbe sapere, le accuse di Meloni alla magistratura e le altre notizie della giornata

La Russa Meloni ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 7 luglio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La reazione del Presidente del Senato La Russa alla notizia dell’accusa mossa nei confronti di uno dei suoi figli ci fa capire tante cose. Dal governo, intanto, arriva l’ennesima pressione nei confronti dei magistrati, la conferma che la riforma della giustizia arriverà in Parlamento dopo il via libera di Mattarella. Il rapporto annuale Istat è l’ennesima conferma di un paese completamente incagliato in diseguaglianze profonde, che non dà opportunità, con l’ascensore sociale bloccato e dove il lavoro non è fattore di emancipazione. Nelle prossime ore il Pentagono annuncerà l’invio di bombe a grappolo all’Ucraina e tra i Paesi membri della Nato soltanto la Germania ha espresso parere negativo.

Le cose che Ignazio La Russa dovrebbe sapere

(di Lorenza Ghidini)

Oltre che essere Presidente del Senato, Ignazio la Russa è un avvocato di lunghissima esperienza. Strano quindi che ignori alcune leggi o le dimentichi al momento di diffondere le sue “note”.
L’articolo 609 bis del codice penale, così come modificato dalla legge 69/2019 (detta il Codice Rosso) ha esteso a 12 mesi il tempo in cui una donna può querelare chi l’ha violentata. Prima erano 6 mesi, quindi comunque il doppio del tempo previsto per tutti gli altri reati. Cosa ci dice questo? Cosa dovrebbe dire a un uomo di legge? Che la vittima ha bisogno di tempo per elaborare quanto accaduto e trovare la forza di rivolgersi all’autorità. Che ci sono accertamenti da fare, anche invasivi, che possono spaventare e portare a rinviare la decisione. Che non si sa mai se fidarsi a raccontare, perchè magari ti diranno che avevi preso droghe o bevuto troppo, come se questo provasse che te la sei cercata. Esattamente quello che ha fatto la seconda carica dello Stato per difendere suo figlio.
L’avvocato La Russa dovrebbe sapere anche che per il reato di stupro si procede solo dietro querela, se la donna decide di farla, se no no. Ma una volta fatta, la querela non si può più ritirare, perché sennò sarebbe troppo facile minacciare le vittime sperando che si rimangino tutto. Come ha fatto l’avvocato di suo figlio, dicendo: se questa ragazza dicesse che la coca gliel’ha data Leonardo, dovremmo querelarla.
Con la legge 172/2012 è stato inoltre raddoppiato il tempo di prescrizione per il reato di violenza sessuale: il tempo, ancora una volta fattore cruciale.
Altro che 40 giorni.
E a proposito di tempo, stiamo ancora aspettando la manifestazione di soli uomini che La Russa aveva proposto, lasciandoci in effetti sbigottite, dopo l’ennesimo femminicidio. “Un segnale deve partire da noi, aveva detto. Il rispetto per le donne nasce in famiglia”.

La strategia di Meloni per gli esponenti di governo sotto inchiesta

(di Anna Bredice)

Dal governo si fa sapere che il disegno di legge di riforma della giustizia attende solo il via libera del Capo dello Stato per arrivare in Parlamento per la discussione e il voto. L’ennesima pressione nei confronti dei magistrati per dimostrare che si risponderà colpo su colpo ad ogni azione della magistratura che ormai per Meloni sarebbe, come sosteneva Berlusconi, politicizzata. Quando mancano ancora mesi a quell’appuntamento, la Presidente del Consiglio nota per le sue posizioni giustizialiste, ha già deciso che c’è un’area della magistratura che pensa alle elezioni europee, un modo per difendere a priori qualsiasi esponente del governo che finirà sotto inchiesta. Oggi si è riunita la giunta dell’Associazione nazionale magistrati. Potrebbero aver discusso degli attacchi del governo, si attende un comunicato o stasera o domani al termine delle assemblee dei magistrati. Nella riforma della giustizia c’è una stretta sulla pubblicazione degli avvisi di garanzia, un tema che è stato al centro del caso Santanchè, indagata da mesi. C’è una stretta sulle intercettazioni, sull’abuso di ufficio, manca la riforma dell’imputazione coatta, ma su quello lo stesso ministro della giustizia ha fatto sapere che si tratta di una cosa “irragionevole”. L’annuncio, quindi, di una prossima riforma per modificare anche questo strumento. Giorgia Meloni quindi al momento sembra blindare gli esponenti del suo governo sotto inchiesta, accusando i magistrati di fare politica, come fece Berlusconi per anni, e inizia a farlo a nemmeno un anno dal suo governo, un segno di debolezza. Citando le Europee sembra proprio riconoscere che sarà una difficile campagna elettorale, sia per gli ostacoli posti dagli alleati, vedi Salvini, che per gli affari che riguardano i suoi ministri, con Santanchè che potrebbe essere la prima ad essere rimossa se arriverà un avviso di garanzia.

Diseguaglianze consolidate o in crescita: l’Italia secondo i dati Istat

(di Massimo Alberti)

Il rapporto annuale Istat è l’ennesima conferma di un paese completamente incagliato in diseguaglianze profonde, che non dà opportunità, con l’ascensore sociale bloccato e dove il lavoro non è fattore di emancipazione. L’analisi riguarda il 2022, anno di crescita dove l’Italia si è avvicinata a recuperare quanto perso nella pandemia. Ma questo recupero non è stato per tutti. Non per i lavoratori. Lo stipendio medio annuo lordo per dipendente è pari a quasi 27mila euro, inferiore del 12% alla media UE. Lordo, appunto: il che smentisce che l’Italia abbia un problema di tasse sul lavoro troppo alte, o che il lavoro costi troppo. Ad essere basso è il lordo nel suo complesso, e questo si spiega con ciò che ormai diversi studi (Ocse o Forum Ambrosetti) dicono da tempo: la quota-profitto delle imprese è al contrario sopra la media europea a scapito dei salari. Segno di politiche sul lavoro che hanno permesso alle imprese di fare soldi proprio sul basso costo del lavoro e non con investimenti e innovazione. Il risultato, continua il rapporto Istat, è che i figli dei poveri, restano tali. In Europa sull’ascensore sociale bloccato fanno peggio di noi solo Romania e Bulgaria. Ne segue la denatalità, un invecchiamento costante della popolazione che infatti diminuisce, entro i prossimi 20 anni, continua Istat, vi sarà una riduzione consistente della popolazione in età di studio e di lavoro. Nonostante l’attenuarsi della crisi energetica, nel primo trimestre 2023, l’inflazione condizionerà consumi e salari reali. Ed infatti, ad una spesa di beni in crescita del 3% in valore, corrisponde un calo in volume di quasi il 5%.

Gli USA pronti a fornire bombe a grappolo all’Ucraina

Nelle prossime ore il Pentagono annuncerà l’invio di bombe a grappolo all’Ucraina. Secondo i media americani la Casa Bianca ha firmato oggi l’autorizzazione e le controverse munizioni dovrebbero essere incluse nel prossimo pacchetto di aiuti militari a Kiev.
A questa decisione si sono opposte diverse associazioni per i diritti umani, che hanno sottolineato l’effetto devastante che queste bombe hanno sui civili. Tra i paesi membri della Nato, solo la Germania ha espresso il suo parere negativo. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha detto che l’Alleanza Atlantica non ha una posizione e che la decisione spetta ai paesi membri. Abbiamo chiesto un commento a Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia:

Oggi intanto è il giorno che marca 500 giorni dall’inizio del conflitto. L’ONU ha pubblicato un nuovo bilancio delle vittime civili causate dalla guerra. Sono 9mila le persone uccise, 500 erano bambini.Sentiamo Filippo Ungaro, direttore della comunicazione di Save the Children:


 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 29/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 29-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 29/04 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 29-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 29/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 29/04/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 29-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Tutti in classe di martedì 29/04/2025

    a cura di Alex Corlazzoli e Lara Pipitone

    Tutti in classe - 29-04-2025

  • PlayStop

    Le proteste arrivano anche nei fast food: lo sciopero nei McDonald's di Orio Center

    La mobilitazione di lavoratrici e lavoratori di McDonald’s proseguirà anche nei punti vendita gestiti da affiliati, se l’azienda continuerà a rifiutare di aprire un tavolo di trattativa per il contratto integrativo aziendale. Lo dicono i sindacati, che lo scorso fine settimana hanno indetto uno sciopero di otto ore per i dipendenti diretti di Mc Donald's Italia. L’azienda sostiene che – con il 92% dei ristoranti gestito da affiliati – non sarebbe dovuto un integrativo per i pochi punti vendita diretti, che in Italia sono solo 60 su 740. A Bergamo, dove McDonald’s ne gestisce direttamente due all’interno del centro commerciale Orio Center, con più di 70 dipendenti, hanno aderito in tante e tanti. Daria Locatelli di Filcams CGIL Bergamo ha seguito la vicenda.

    Clip - 29-04-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 29/04/2025

    Nella puntata dell'Orizzonte delle Venti del 29 aprile 2025, condotta da Luigi Ambrosio, torniamo al blackout che ha lasciato senza energia elettrica Spagna e Portogallo. È partito l'attacco alle rinnovabili, un attacco interessato, mentre i gestori della rete escludono un episodio di guerra ibrida. Ma resta la domanda: perché due episodi anomali in pochi minuti? Il blackout iberico ci dice quanto le reti da cui dipendiamo, elettriche ed informatiche, siano a rischio. È un problema economico e strategico. Forse non si è trattato di guerra ibrida questa volta, ma ora sappiamo quanto il rischio sia reale. Ne discutiamo con Lorenzo Tecleme, giornalista che vive e lavora in Spagna; Gianluca Ruggeri, professore all'Università dell'Insubria, ingegnere ambientale, Marco Schiaffino, esperto informatico.

    L’Orizzonte delle Venti - 29-04-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 29/04/2025

    1) A Gaza un genocidio in diretta streaming. L’accusa di Amnesty International a Israele nel suo rapporto annuale sui diritti umani nel mondo. (Riccardo Noury - Amnesty Italia) 2) 100 giorni di Donald Trump. Il presidente Usa celebra il traguardo in Michigan nella patria dell'automobile. L’obiettivo è riaffermare il suo impegno per ricostruire l’industria americana. Intanto, però, cala nei sondaggi. (Roberto Festa) 3) Canada, alle elezioni vincono i liberali di Carney. Il prezzo pagato dai conservatori per la vicinanza a Donald Trump. (Chawki Senouci) 4) Spagna, il giorno dopo il grande blackout le autorità escludono l’attacco hacker. Il crollo dell’energia elettrica, però, è già diventato una nuova occasione per attaccare la transizione ecologica. (Giulio Maria Piantadosi) 5) Nel parlamento francese oggi un minuto di silenzio per il ragazzo ucciso in moschea venerdì. Ma il governo si rifiuta di parlare di islamofobia. (Francesco Giorgini) 6) Rubrica Sportiva. Il miracolo del Wrexham, il club calcistico gallese che ha raggiunto una storica promozione. (Luca Parena)

    Esteri - 29-04-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 29/04/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 29-04-2025

  • PlayStop

    Radio Popolare Minilive - Physalia

    "Oniria", esordio discografico di Physalia, è un disco che nasce dal sogno. Un disco notturno, che unisce elementi sonori vari e li combina con una voce che è parte centrale dell'identità non solo del progetto, ma proprio dell'approccio artistico. Oggi Physalia è stata ospite di Matteo Villaci a Jack per una bella intervista e qualche brano live.

    Clip - 29-04-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 29/04/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 29-04-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 29/04/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 29-04-2025

  • PlayStop

    Playground di martedì 29/04/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 29-04-2025

  • PlayStop

    Jack di martedì 29/04/2025

    Jack è il magazine musicale quotidiano di Radio Popolare: Matteo Villaci vi accompagna tra le ultime novità discografiche e le notizie del giorno, con approfondimenti, interviste e speciali. Senza mai dimenticare la passione per la musica dal vivo, con i nostri imperdibili minilive.

    Jack - 29-04-2025

  • PlayStop

    L'intervista al regista Steven Soderbergh

    “Black Bag”, il nuovo film di Steven Soderbergh, è una spy story ambientata a Londra con i due agenti segreti George e Kateryn Woodhouse, interpretati da Michael Fassbender e Cate Blanchett, nella missione di stanare una talpa nell’Agenzia d’Intelligence prima che possa attivare un pericolosissimo worm informatico. Ma come spesso accade nel cinema del regista Premio Oscar per “Traffic”, qui al terzo film scritto con David Koepp, la sceneggiatura è solo un pretesto per parlare in questa intervista di temi più profondi e per esprimere il suo dissenso nei confronti del potere. Come in questo momento di grande preoccupazione per la democrazia. L'intervista realizzata da Barbara Sorrentini.

    Clip - 29-04-2025

Adesso in diretta