In un panorama della musica africana che negli ultimi decenni si è profondamente modificato, la musica elettronica ha assunto un peso non indifferente, con tendenze che vanno dalla musica elettronica da ballo fino alla elettronica di ricerca. Assieme all’hip hop e al R&B, anche l’elettronica ha portato la musica del Continente nero a incontrare un’attenzione internazionale che va ben al di là della nicchia di ascoltatori specificamente interessati alla musica africana: l’elettronica di paesi come il Sudafrica, la Nigeria, l’Angola ha influenzato i trend della musica elettronica negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Portogallo, e suscita ampio interesse a livello internazionale nel mondo dell’elettronica in quanto elettronica tout court e non in quanto musica africana o world music. Uno dei paesi africani più attivi nel campo dell’elettronica è l’Uganda: nella capitale Kampala dal 2013 opera un collettivo che dal 2015 ha organizzato un festival di musica elettronica, il Nyege Nyege Festival: la manifestazione non è passata inosservata e ha attirato anche gli strali del Ministero della morale, in particolare per il suo legame con la comunità LGBT e per il richiamo che rappresenta per il pubblico straniero, ma proprio per quest’ultimo motivo – il Nyege Nyege negli ultimi anni ha superato i 50mila spettatori – è stata vista con maggiore favore da altri ministeri ugandesi, come quello del turismo. Ugandese è Faizal Mostrixx, di cui l’etichetta Glitterbeat ha appena pubblicato il primo album, Mutations, dopo l’Ep che sempre la Glitterbeat aveva fatto uscire lo scorso anno. Mostrixx alle origini è un danzatore: è cresciuto con i balli di danzatrici tradizionali, accompagnate da percussioni e canti, a cui fin da bambino assisteva con la madre, e con le cassette e i cd di musica tradizionale e moderna, soprattutto kenyota e congolese, che il padre, conducente di camion, portava a casa dai suoi viaggi. Mostrixx ha cominciato a danzare utilizzando per le sue performance diversi generi di musica, come hip hop, musica urbana contemporanea, techno, e poi ha cominciato a creare musica per conto proprio. Mostrixx ha attinto dal patrimonio ugandese, rifacendosi per esempio ai ritmi e allo stile di musica impiegati per il kadodi, una antica cerimonia di circoncisione che arriva fino alla transe. E’ stato poi sensibile a molti generi africani di musica urbana ed elettronica di oggi, come la Afro House, così come a tanti ritmi dell’Africa australe e orientale, ma non ha dimenticato vecchi canti e il modernariato musicale delle regioni orientali del continente, ed è andato anche a pescare fra registrazioni sul campo realizzate a partire dagli anni cinquanta in Uganda, Congo, Etiopia e Tanzania. Oltre a elettronica e campionamenti, nell’album si ascoltano anche il cantante del Lesotho Morena Leraba e l’ugandese Giovanni Kiyingi, mentre il primo brano dell’album è costruito invece intorno al canto di una donna che lavora nella cucina del ristorante del centro culturale francese ad Addis Abeba, e che Mostrixx ha registrato di persona nella capitale etiopica. Il 14 luglio Faizal Mostrixx sarà tra i numerosi partecipanti all’edizione del Nyege Nyege Festival che si svolgerà dalle due del pomeriggio all’una di notte ad Aubervilliers, Parigi.
Mostrixx al Nyege Nyege Festival di Parigi
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Autore articolo
Marcello Lorrai