Approfondimenti

I raid di droni su Mosca, la promessa di Mattarella all’Emilia-Romagna e le altre notizie della giornata

Putin ANSA

Il racconto della giornata di martedì 30 maggio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Ucraina, la guerra sconfina in Russia: Mosca colpita con attacchi di droni. Il Presidente della Repubblica Mattarella oggi è stato nelle zone alluvionate della Romagna e ha promesso che vigilerà affinché le istituzioni nazionali continuino ad aiutare le popolazioni colpite. Il tribunale federale della Figc ha condannato la Juventus a una multa di 718mila euro per la cosiddetta “manovra stipendi”.

La guerra sconfina in Russia

Per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina, oggi la capitale russa è stata colpita con un massiccio attacco di droni. Almeno otto velivoli senza pilota sono stati lanciati nelle prime ore di oggi verso Mosca, e tre hanno colpito grandi torri residenziali in quello che le autorità russe hanno definito un attacco “terroristico” di Kiev. Il presidente Putin ha detto che “l’Ucraina sta cercando di spingere la Russia verso una spirale di rappresaglie e di terrorizzare i russi”.
Le autorità ucraine hanno negato ogni coinvolgimento, come spesso hanno fatto durante la guerra nei casi di attacchi in territorio russo, mentre gli Stati Uniti hanno detto che stanno ancora cercando di capire cosa è successo, ma che non appoggiano attacchi all’interno dei confini russi. Abbiamo chiesto a Guido Olimpio, esperto militare del Corriere della Sera, da dove potrebbero essere arrivati i droni:

La guerra comunque sta progressivamente sconfinando nel territorio russo. Oggi il governatore della regione di confine di Belgorod ha denunciato un nuovo bombardamento che avrebbe provocato morti e feriti tra i cittadini ospitati presso centri di raccolta dopo essere stati evacuati dalle loro case. Attacchi di questo tipo, per il momento, hanno un valore più simbolico che militare e avranno indubbiamente un impatto emotivi sui russi. Abbiamo chiesto a Mara Morini, docente di Politiche dell’Europa Orientale all’Università di Genova, quale effetto potrebbero avere sull’opinione pubblica:


 

La promessa di Mattarella all’Emilia-Romagna

Dall’opposizione oggi Giuseppe Conte è tornato sulla sconfitta alle elezioni comunali di domenica e lunedì, parlando di “onda reazionaria delle destre” e toccando il tema delle alleanze: “Meloni si batte con un’idea diversa di paese, non coi campi larghi” ha detto a proposito dei rapporti col Pd, pur assicurando che il Movimento 5 Stelle è disponibile a dialogare col Partito Democratico. Da Roma Anna Bredice:

Il Presidente della Repubblica Mattarella oggi è stato nelle zone alluvionate della Romagna e ha promesso che vigilerà affinché le istituzioni nazionali continuino ad aiutare le popolazioni colpite, anche quando finirà la fase della prima emergenza. “Sarò accanto al governo” ha detto il Capo dello Stato. Da Bologna Riccardo Tagliati:


 

Multa di 718mila euro per la Juventus

Il tribunale federale della Figc ha condannato la Juventus a una multa di 718mila euro per la cosiddetta “manovra stipendi”. Durante la pandemia i suoi calciatori alleggerirono i bilanci della società rinunciando a quattro mesi di compensi, ma la dirigenza assicurò ai giocatori che tre di quei mesi sarebbero stati pagati in seguito, in base a un accordo che doveva restare segreto. Su questa vicenda la Juventus ha concordato un patteggiamento con la procura federale e il tribunale lo ha accettato. L’unico a non aver rinunciato a fare ricorso è l’ex presidente Andrea Agnelli, che andrà a processo il 15 giugno. Rimane confermata e a questo punto è definitiva la penalizzazione di 10 punti che era già stata annunciata per la questione delle plusvalenze, le compravendite di calciatori fatte con valori che sarebbero stati gonfiati, anche in questo caso per ragioni di bilancio. In questo contesto a giugno la Uefa potrebbe decidere di escludere la squadra dalle coppe europee della prossima stagione. Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha definito il patteggiamento di oggi “il risultato più bello del calcio italiano per trovare un momento di serenità”. Abbiamo intervistato Ettore Traini, avvocato dello sport ed ex procuratore federale della Figc:


 

La Nato aumenta le forze dislocate in Kosovo

In Kosovo oggi ci sono state proteste pacifiche della popolazione a maggioranza serba, dopo gli scontri di ieri legati all’insediamento di sindaci di etnia albanese, in un voto boicottato dalla maggioranza serba e segnato da un’affluenza di appena il 3,5%. Nelle violenze sono rimaste ferite decine di militari della Nato, tra cui 11 italiani, e oggi si è saputo che le loro condizioni sono migliorate. Il capo della diplomazia europea Josep Borrell ha detto che sta cercando di organizzare un incontro “di alto livello” tra le parti coinvolte nelle tensioni. Dalla Russia la portavoce del ministero degli esteri ha accusato le forze della Nato di aver causato un’escalation. Da parte sua l’Alleanza atlantica ha annunciato un aumento dei propri soldati presenti nell’area.

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    Dopo 18 ore di fermo, Ayoub è libero. A Milano il presidio solidale

    Si è concluso questa mattina il presidio organizzato davanti all’ufficio immigrazione di via Montebello a Milano per chiedere la liberazione di Ayoub. Il ventunenne di origini tunisine è stato liberato dopo quasi 18 ore di fermo. Ieri pomeriggio si trovava davanti a un bar sotto casa insieme a un amico, quando è arrivata una volante della polizia che ha iniziato a controllare i documenti dei presenti. Gli agenti gli hanno tolto il telefono e l’hanno portato in questura perché il suo permesso di soggiorno non era in regola. Ayoub, che partecipa alle attività del centro sociale Lambretta ed è seguito dalla comunità Kayros di Don Claudio Burgio, ha passato la notte in questura in attesa di un’udienza per decidere della sua espulsione dal territorio italiano. Dopo aver fatto domanda d’asilo, questa mattina Ayoub è stato liberato. Il 22 aprile dovrà presentarsi nuovamente all’ufficio di immigrazione con il suo avvocato. Secondo il centro sociale Lambretta, che ha organizzato il presidio, “quello che è accaduto non è un’eccezione: è la normalità per oltre un milione di persone senza documenti in Italia. Un sistema che criminalizza la migrazione, sospende lo stato di diritto e produce esclusione sociale”. Dopo il rilascio di Ayoub, le persone in presidio, una cinquantina, l’hanno accolto con un coro: “Tutti liberi, tutte libere”. Tra gli applausi, i ragazzi e le ragazze che lo aspettavano si sono stretti attorno a lui in un abbraccio collettivo. Chiara Manetti ha intervistato Ayoub dopo il suo rilascio.

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    1) L’incubo di Gaza visto con gli occhi di una 23enne. In esteri la testimonianza da Deir el Balah: “Mi manca ballare e ridere con le amiche”. (Aya Ashour) 2) Washington potrebbe abbandonare gli sforzi per la pace in Ucraina. Marco Rubio da Parigi lancia un avvertimento che lascia più domande che risposte. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti. Harvard dice no a Trump, lui congela i fondi. Lo scontro del presidente con le università americane è sempre più pericoloso. (Roberto Festa) 4) Un posto sicuro per la scienza. L’università di Marsiglia offre asilo accademico ai ricercatori in fuga dagli Stati Uniti. Quasi 300 fanno domanda in un mese. (Francesco Giorgini) 5) Messico, mentre il governo nega la responsabilità dello stato nelle sparizioni forzate, nel week end le famiglie dei desaparecidos si preparano alle giornate nazionali di ricerca delle persone scomparse. (Andrea Cegna) 6) Mondialità. La vittoria schiacciante di Daniel Noboa e la sconfitta del “Correismo” in Ecuador conferma i cambiamenti politici in corso in America Latina. (Alfredo Somoza)

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