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Pubblica di mercoledì 24/05/2023
A cura di:Raffaele Liguori
1993, le stragi e la Repubblica ad un passo dal colpo di stato. Trent’anni fa le bombe (non solo mafiose) di Firenze, Milano e Roma, tra il 27 maggio e il 27 luglio. Pubblica sta raccontando (oggi terza puntata) il significato di quella stagione di violenza stragista: il ruolo di cosa nostra, la presenza di pezzi deviati dello stato, la fine della prima repubblica. In quei mesi, in particolare nell’ultima settimana di luglio 1993, insieme all’esplosione delle autobombe a Milano e a Roma, accadono altri fatti che segneranno un’epoca. Il 23 luglio si suicida Raul Gardini, capo di un impero economico e finanziario secondo solo alla Fiat. Gardini, coinvolto in Mani pulite, è l’uomo delle relazioni con la mafia degli appalti pubblici a Palermo. E poi, il 25 luglio, la Democrazia cristiana decide il proprio scioglimento. Dopo oltre quarant’anni di governo, il partito-stato chiude i battenti, travolto da Tangentopoli. Pubblica ha ospitato oggi Gianni Barbacetto, giornalista del Fatto Quotidiano e saggista; e Alfredo Galasso, avvocato, docente di diritto civile all’università di Palermo.
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