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Il dolore di Nick Cave diventa cinema

Commovente e struggente One more time with feeling, il documentario di Andrew Dominik dedicato a Nick Cave. Girato in 3D e in bianco e nero, il film esplora il dolore del cantautore dopo la tragica morte di Arthur, il figlio quindicenne. Dolore che diventa elaborazione creativa per il suo ultimo disco.

Al cinema solo il 27 e il 28 settembre, in occasione dell’uscita ai primi di settembre dell’ultimo album Skeleton Tree e dopo il passaggio alla Mostra del Cinema di Venezia, il film esplora la creazione artistica e musicale di Nick Cave, accompagnato come sempre dalla sua band The Bad Seeds. Un racconto in prima persona, davanti a uno specchio più che a una telecamera, in cui Cave lascia fluire i suoi sentimenti e la sua sofferenza inconsolabile, trasformandola in canzoni al pianoforte. Un’occasione per rivedere il suo passato con la moglie Susie Bick.

Il film è stato come una specie di terapia – ha raccontato Dominik a Venezia 73 – si addentra in aspetti difficili e molto personali, ma con Nick ho fatto un patto: gli avrei lasciato tagliare qualunque cosa non gli fosse piaciuta se in cambio mi avesse lasciato girare qualsiasi cosa”.
Il regista neozelandese Andrew Dominik ha una professionalità riconosciuta nella realizzazione di video musicali, ma è anche noto per i suoi film, da Chopper basato sulla vita del criminale australiano Mark Brandon Read “Chopper”con Eric Bana, Brad Pitt e Casey Affleck, a L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, prodotto da Ridley Scott e da Brad Pitt, che nel film interpreta il fuorilegge Jesse James e  con una colonna sonora firmata da Nick Cave e Warren Ellis. Nel 2012 esce Cogan – Killing Them Softly con Brad Pitt, Richard Jenkins, James Gandolfini e Ray Liotta.

A proposito della scelta di girare in 3D e in bianco e nero – continua Dominik: “Ho sempre voluto girare un film in 3D e un film in bianco e nero. Il 3D è un’esperienza coinvolgente, il bianco e nero invece è elegante e distanzia lo spettatore, e mi piaceva il contrasto. Grazie al 3D una parte della mente si spegne e ti fai influenzare di più dalle emozioni. È un linguaggio diverso: Hollywood converte in 3D film che hanno tagli di montaggio troppo rapidi, mentre con il 3D bisogna immergersi in una situazione a lungo”.

Dopo l’apparizione al pianoforte nel film di Wim Wenders I bei giorni di Aranjuez, e tante collaborazioni con il regista tedesco alle spalle, con il disco e il documentario si celebra il suo ritorno alla vita dopo il trauma subito di cui nel documentario parla con molta dignità e riflessione profonda. Fino a rivelarci che la voglia di vivere sua e della moglie rappresenta una sorta di vendetta contro l’ingiustizia subita.

  • Autore articolo
    Barbara Sorrentini
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    Sembrano superati gli ostacoli, o perlomeno quelli principali, che nelle scorse ore avevano causato dei timori sull’applicazione dell’accordo annunciato ieri, e che dovrebbe entrare in vigore domenica. Nel tardo pomeriggio da Israele è arrivata notizia che domattina il governo voterà sul patto, dopo che la riunione prevista oggi era stata rinviata, e anche una fonte di Hamas ha dichiarato che i problemi sono stati risolti. Stamattina dall’ufficio del primo ministro israeliano Netanyahu era uscito un comunicato in cui si accusava l’organizzazione palestinese di voler cambiare l’intesa a proprio favore. Hamas da parte sua ha smentito. Dopo l’annuncio dell’accordo gli attacchi israeliani sono continuati, causando ancora 81 morti secondo le autorità della Striscia. Hamas ha anche sostenuto che l’esercito di Tel Aviv abbia preso di mira un luogo in cui si trova una donna che dovrebbe essere liberata nella prima fase della tregua, insieme ad altre 32 persone prese in ostaggio nell’attacco del 7 ottobre 2023. Al confine sud di Gaza intanto si stanno ammassando i camion di aiuti umanitari in attesa di poter entrare. Sami è un cittadino palestinese che vive nella Striscia.

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    La tregua a Gaza vista dalla Cisgiordania

    Il raggiungimento dell’accordo per un cessate il fuoco a Gaza è stato celebrato ovviamente anche dai Palestinesi della Cisgiordania, ma per loro il timore è che proprio la Cisgiordania sia stata data in pasto alla destra israeliana per farle digerire la tregua nella striscia. A Jenin Martina Stefanoni ha raggiunto Ahmad Odeh, cittadino palestinese.

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    - Il giorno dopo l'annuncio della tregua nella striscia di Gaza Israele continua a bombardare. La popolazione accoglie la notizia tra gioia e paura. (Mohammad, da Gaza) - Il governo israeliano non ha ancora firmato l'accordo. Netanyahu rimanda la riunione per la ratifica dell'intesa nel tentativo di placare l'estrema destra (Erica Salerno) - I palestinesi della Cisgiordania temono che proprio la Cisgiordania sia stata data in pasto alla destra israeliana per farle digerire la tregua nella Striscia. (Ahmad Odeh, da Jenin) - Marjan Satrapi rifiuta la Legion d'Onore francese denunciando "l'ipocrisia" di Parigi nei suoi rapporti con l'Iran. (Farian Sabahi) - Stati Uniti. I giornali americani si preparano alla presidenza di Donald Trump (Roberto Festa) - World Music. Musica e musicisti tra le vittime di 15 mesi di guerra a Gaza (Marcello Lorrai)

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Manon Lescaut, La Bohème, Suor Angelica, La fanciulla del West, La Rondine, Madama Butterfly, Turandot, Tosca: i titoli delle otto opere maggiori di Puccini concentrano l’attesa, l’esperienza e la memoria dell’amante della musica sulla donna. Il femminile è il “genio” protagonista dell’intera produzione del compositore celebrato a fine 2024 nel suo centenario. Ma chi sono le donne di Puccini, che tanto hanno plasmato l’immaginario universale a proposito del mondo femminile e ancora incidono su di esso? Tabata Caldironi, autrice del libro "Le donne ferite da Puccini", ne ha parlato oggi a Cult con Ira Rubini.

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