Approfondimenti

Expo, il futuro è incerto

Spreco, spreco, spreco. Ancora prima di chiudere i battenti, l’Expo 2015 su una cosa ha fallito di sicuro: la lotta allo spreco. Non parliamo dei generi alimentari non utilizzati che sono stati recuperati in percentuali altissime ed hanno contribuito ad aiutare alcuni refettori per i più poveri. Stiamo parlando dell’intera struttura di Expo, quello che in teoria dovrebbe essere riciclato. Almeno questo era ciò che hanno dichiarato gli organizzatori prima che iniziassero i lavori di costruzione del sito. Materiale riciclabile come i 60 mila metri cubi di legnami (un boschetto) utilizzati per i padiglioni e per alcune strutture di servizio, o meno riciclabili come i 250 mila metri cubi di calcestruzzo o per nulla riciclabili, come le costruzioni. Il sistema concepito per lo smontaggio, però, non è abbastanza economico da rendere questa operazione fattibile. I nodi da sciogliere riguardano anche gli spazi dei servizi, i padiglioni, il media center (le cui cupole sono alte 32 metri) e il Padiglione Zero.

I 54 Paesi che hanno montato una propria struttura hanno fin dall’inizio previsto una struttura facilmente smontabile, che può essere trasferita nel Paese d’origine. È il caso della Repubblica Ceca oppure quello della Corea, che ha già trovato una destinazione d’uso al vecchio padiglione. I due Paesi hanno deciso di iniziare i lavori di smontaggio a partire dal giorno dopo la chiusura di Expo.

Ancor più grave è la confusione che regna sovrana sul dopo Expo. Non si tratta solamente della destinazione dell’area: regna il caos sullo smontaggio dei padiglioni, che erano di competenza dell’Italia. Non sarà la società Expo 2015 spa, che ha costruito il sito, ad effettuare le operazioni di liberazione del sito dai manufatti, ma la società Arexpo proprietaria delle aree. La società non dispone di un budget vero e proprio e il suo scopo è organizzare le gare per mettere sul mercato i terreni. Non si sa, quindi, dove troverà i fondi necessari per l’operazione e si tratta di diverse decine di milioni. I costi dovrebbero essere a carico di chi ha costruito il sito. Ma ancora non c’è alcuna certezza.

Dai padiglioni dei Paesi saranno abbandonati tavoli, scrivanie, sedie, e nessuno si farà carico di effettuare queste operazioni. Si è offerta Cascina Triulza, ma fino ad oggi è solo una dichiarazione di intenti, senza approvazione. Così come non hanno avuto risposte i sindaci dell’ANCI Lombardia che hanno avanzato richieste specifiche sia di padiglioni che di materiali di arredo.

Altro nodo da sciogliere è la destinazione di Cascina Triulza, di Palazzo Italia e del teatro all’aperto: tre strutture che rimarranno certamente sul sito. Per almeno sei mesi non potranno operare perchè il sito di Expo tornerà ad essere un cantiere, con tanto di passaggio di mezzi pesanti. Niente pubblico, quindi. Chiusa l’esposizione universale si apre una stagione di incertezze che rischia, come accaduto in altri grandi eventi, con un’area abbandonata e con lo spreco di oltre un miliardo di euro di investimenti pubblici.

  • Autore articolo
    Michele Crosti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 22/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-12-2024

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 22/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-12-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 22/12/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-12-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 20/12/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 20-12-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Ricordi d'Archivio Puccini 100-Puccini90 seconda parte

    a cura di Claudio Ricordi

    Archivio Ricordi - 22-12-2024

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 22/12/2024

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 22-12-2024

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 22/12/2024

    Una trasmissione settimanale  a cura di Anaïs Poirot-Gorse con in regia Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese in questo momento di emergenza, cercando di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 22-12-2024

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 22/12/2024

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 22-12-2024

  • PlayStop

    C'è Di Buono: Martina Liverani racconta “Guarda dove mangi - Ceramica in tavola”

    Ospitiamo Martina Liverani: una bravissima giornalista e scrittrice, una gastronoma che ha dedicato le sue più recenti ricerche alla ceramica, per scrivere “Guarda dove mangi - Ceramica in tavola”, pubblicato per Polaris Editore. Liverani è nata a Faenza, una delle grandi città della ceramica, ma in Italia ce ne sono molte di più. Quante? Lo racconteremo con lei, in una puntata in cui più che parlare di quello che sta nei piatti, ci concentriamo proprio su di loro e sulle loro storie.

    C’è di buono - 22-12-2024

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 22/12/2024

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 22-12-2024

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 22/12/2024

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 22-12-2024

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 22/12/2024

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 22-12-2024

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 22/12/2024

    La musica classica e le sue riverberazioni con Carlo Lanfossi per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascolto, ho ascoltato e ascolterò per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 22-12-2024

  • PlayStop

    Riverberi di sabato 21/12/2024

    Il Riverbero è un effetto sonoro che è creato dalla riflessione/interazione tra un suono e ambiente. Nello stesso modo si generano pratiche musicali quando persone di seconda generazione interagiscono con il loro ambiente. Riverberi è uno sguardo sui dj che stanno plasmando la scena notturna italiana portando con se suoni lontani che riverberano nella loro musica.

    Riverberi - 21-12-2024

  • PlayStop

    Snippet di sabato 21/12/2024

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 21-12-2024

Adesso in diretta