Piemonte e Lombardia occidentale e settentrionale hanno condizioni di siccità severe con ampie zone di siccità estrema, mentre la situazione è migliorata sulla Lombardia sud orientale e sull’Emilia Romagna.
Sono gli ultimi dati mensili dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po a dare ancora una volta l’entità del deficit idrico su una parte consistente del settentrione d’Italia, e anche dell’incremento delle temperature.
Il Bacino del principale corso d’acqua italiano è quindi diviso ancora in due parti, con il Nord Ovest sempre più penalizzato dalla siccità, come avviene ormai da mesi. Gli indici storici delle piogge a 6 e 12 mesi rilevano una siccità severa con ampie zone dove è estrema, con tempi di ritorno superiori a 30-50 anni. Analogo scenario per le temperature, anche loro al di sopra della media stagionale, con una probabilità di ripetizione per lo stesso lungo periodo ultradecennale.
Nella zona centrale e orientale della Pianura Padana le condizioni meteorologiche sono tornate nella norma, grazie soprattutto alle piogge di gennaio sull’Emilia centrale e la Romagna, ma ne servono altre per passare un’estate tranquilla.
Per effetto di queste condizioni anche il Po ha una situazione di siccità diversa, fino a Piacenza di siccità severa con ritorno a 10 anni, a Pontelagoscuro, in provincia di Ferrara, è invece di siccità moderata.
I grandi laghi prealpini sono tutti ai valori minimi del periodo, solo il Maggiore ha un lieve incremento di presenza d’acqua.
Le piogge e le nevicate sono sempre più una necessità, anche per le zone dove a gennaio ci sono state abbondanti precipitazioni, il deficit accumulato dal 2021 non è stato recuperato.
Peggiora la siccità in Lombardia e in Piemonte
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Autore articolo
Fabio Fimiani