Approfondimenti

Il Giorno della Memoria, il carcere per gli atti osceni, la guerra in Ucraina e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 27 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il discorso di Sergio Mattarella in occasione del Giorno della Memoria ha toccato la questione delle responsabilità degli italiani prima nelle leggi razziste del 1938 e poi nell’Olocausto: una frase inserita in un discorso più ampio, aperto con un monito all’Italia di oggi sulla diffusione del razzismo e dell’antisemitismo. Nel 2022 in Italia sono stati attivati 382mila contratti da dipendente in più di quelli che si sono interrotti. La proposta di legge a firma Edmondo Cirielli sul carcere per gli atti osceni in luogo pubblico. L’incidente di Roma, il viaggio dei migranti e la situazione umanitaria dell’Ucraina.

L’occasione perduta nel Giorno della Memoria

Il discorso di Sergio Mattarella in occasione del Giorno della Memoria ha toccato la questione delle responsabilità degli italiani prima nelle leggi razziste del 1938 e poi nell’Olocausto, anche se questo tema non è stato il nucleo centrale del suo intervento. Responsabilità non solo dei vertici del regime, o dei militi di Salò nelle deportazioni nei campi di sterminio, ma anche della popolazione che con l’indifferenza rispetto alla sorte degli ebrei si è resa complice della Shoa

Una frase inserita in un discorso più ampio, aperto, di fatto, con un monito all’Italia di oggi rispetto alla diffusione del razzismo e dell’antisemitismo.

Il richiamo di Mattarella alla Costituzione è forse il passaggio più politico del suo discorso, quello che guarda con maggiore attenzione al presente. Ed è anche uno spunto per riflettere sul fatto che l’Italia non abbia mai fatto realmente i conti con il suo passato. Il giorno della memoria non è mai stato utilizzato a pieno per una vera presa di coscienza dei crimini, delle complicità, dell’acquiescenza degli italiani durante il ventennio fascista e durante il regime di Salò.
Il direttore di Radio Popolare Alessandro Gilioli ha intervistato Antonio Scurati, lo scrittore autore della trilogia su Benito Mussolini

Da questo punto di vista, questo Giorno della Memoria è stata un’occasione perduta. E mai come quest’anno, invece, la responsabilità del fascismo e il consenso dato al regime avrebbe dovuto essere il punto centrale della discussione.
Giorgia Meloni e Ignazio La Russa ancora una volta hanno voluto focalizzare l’attenzione sulle leggi del 1938, condannandole, ma in questa occasione non hanno detto una parola su Salò: la fiamma, il simbolo scelto dai reduci di Salò che fondarono l’Msi, è ancora presente nel simbolo di Fratelli d’Italia. L’ambiguità sul fascismo dunque permane e condiziona fino a negarle ogni possibile dibattito sulle responsabilità italiane. Sentiamo Dario Venegoni, presidente dell’Aned, l’associazione italiana degli ex deportati

Buone notizie sul lavoro

Nel 2022 in Italia sono stati attivati 382mila contratti da dipendente in più di quelli che si sono interrotti. Lo dice il bollettino diffuso periodicamente da Bankitalia, dal ministero del lavoro e dall’agenzia Anpal. Il documento sottolinea che il dato è migliore di quello del 2019, quindi l’ultimo anno prima della pandemia, e dice che a questo hanno contributo “quasi esclusivamente” i rapporti a tempo indeterminato, con un saldo positivo di 412mila, rispetto ai 23mila in più a termine e ai 53mila in meno di apprendistato.
Il testo definisce il 2022 “ampiamente positivo”, ma parla anche di rallentamento nell’ultima parte dell’anno. Tania Scacchetti è segretaria confederale della Cgil e ha la delega al mercato del lavoro

La proposta di legge per ripristinare il carcere per gli atti osceni in luogo pubblico

(di Diana Santini)

Ripristinare il carcere per chi commette atti osceni in luogo pubblico. La proposta di legge a firma Edmondo Cirielli, già estensore pentito dell’omonimo provvedimento salva Berlusconi, è stata depositata a inizio legislatura, il 13 ottobre scorso. Ma è solo ora che se ne viene a conoscenza, anche perchè la reintroduzione di un reato fa a pugni con l’intento dichiarato del ministro Nordio di ridurli e si intreccia dunque con le diverse sensibilità, per usare un eufemismo, tra i partiti di maggioranza in tema di giustizia. E infatti i distinguo hanno già iniziato a manifestarsi, con forza italia che ricorda che la questione non è nel programma di governo. La proposta di legge cadrà dunque probabilmente nel dimenticatoio, salvo aggiungere un altro tassello al paesaggio per così dire ideologico che il cambio di governo ha portato con sè. E così si torna a parlare di decoro, buon costume e morale. La proposta nel concreto reintroduce il carcere per gli atti osceni in luogo pubblico, da tre mesi a tre anni al posto dell’attuale sanzione. Aumentano anche le pene per chi commette gli atti in presenza di minori e raddoppiano le multe anche quando la condotta è colposa. Più del merito, e delle sue conseguenze sulle nostre già sovraffollate carceri, significativa è l’illustrazione della proposta di legge: Il problema, spiega Cirielli agli onorevoli colleghi, sono i comportamenti degradanti, che ledono in maniera allarmante la morale pubblica. E chi sono gli autori di questi comportamenti? Incidentalmente anche i “signori clienti” (li definisce così) delle prostitute che lavorano in strada, ma soprattutto gli immigrati che, scrive ancora, “non avvezzi ai costumi, alle consuetudini e alle norme etiche e giuridiche che regolano la convivenza civile nella nostra società, compiono talora azioni oscene o degradanti nelle nostre città. E più sotto, in modo ancora più esplicito, spiega: “si lavano nudi nelle fontane”. Sessuofobia, razzismo, disprezzo per i poveri: tutto condensato in appena tre articoletti di legge.

Il lungo viaggio di Geo Barents e Ocean Viking

E’ previsto tra domani e domenica l’arrivo in porto delle navi umanitarie Geo Barents e Ocean Viking. La prima, che ha effettuato più di un salvataggio, rischia di essere sanzionata dal nuovo decreto del governo contro le ong. Il Viminale ha fatto sapere che valuterà eventuali violazioni dopo lo sbarco. A entrambe il governo ha assegnato due porti molto lontani dalle zone di soccorso, allo scopo di tenere lontane le ong dal Mediterraneo e moltiplicare i costi di navigazione. La Geo Barents sbarcherà domani pomeriggio a La Spezia, la Ocean Viking arriverà domenica a Marina di Carrara. A bordo ci sono in totale più di 300 migranti, fuggiti dalle violenze libiche e salvati dal naufragio.

Cinque ragazzi sono morti in un incidente stradale a Roma

Avevano tra i 17 e i 21 anni le due ragazze e i tre ragazzi morti la notte scorsa in un incidente a Fonte Nuova, alle porte di Roma. Con loro c’era un sesto ragazzo, che è ricoverato in ospedale. Il gruppo era tutto sulla stessa macchina, omologata per quattro persone e diretta a pochi km di distanza, dov’era parcheggiata un’altra auto, quella di uno dei ragazzi. Prima c’è stato uno scontro con un palo, poi contro un albero e la macchina si è ribaltata. Un’ipotesi è che andasse troppo veloce. Nello stesso tratto nel 2007 c’era stato un altro incidente con cinque vittime. A livello nazionale lo scorso anno sulle strade sono morte 1489 persone, circa l’11% in più rispetto al 2021, a fronte di un aumento degli incidenti poco sopra il 7%.

La situazione umanitaria in Ucraina

L’Ucraina in queste ore è stata colpita da un’altra raffica di bombardamenti che hanno danneggiato infrastrutture energetiche e aree residenziali nell’ est e nel sud del paese, provocando almeno 10 morti tra i civili e decine di feriti. L’esercito ucraino ha poi comunicato che intensi combattimenti continuano nella regione di Donetsk, dove Kiev dice di aver ucciso più di cento soldati russi.
Continua anche la discussione sugli aiuti militari da parte dei paesi nato. La polonia ha annunciato che invierà altri 60 carri armati oltre ai leopard già promessi, mentre il portavoce della casa Bianca John Kirby, invece, ha spiegato che saranno necessari diversi mesi prima che i tank Abrams statunitensi potranno arrivare in Ucraina.
Intanto il commissario europeo per la giustizia ha detto che in Ucraina si sta osservando il più alto numero di crimini di guerra nella storia. “Dobbiamo evitare che questi crimini restino impuniti” ha aggiunto. </a
A quasi un anno dall’inizio della guerra, la situazione umanitaria rimane molto complicata, soprattutto nelle aree ancora al centro del conflitto. Ne abbiamo parlato con Valentina Morico, capo missione della Ong Soleterre a Kiev

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    Dopo 18 ore di fermo, Ayoub è libero. A Milano il presidio solidale

    Si è concluso questa mattina il presidio organizzato davanti all’ufficio immigrazione di via Montebello a Milano per chiedere la liberazione di Ayoub. Il ventunenne di origini tunisine è stato liberato dopo quasi 18 ore di fermo. Ieri pomeriggio si trovava davanti a un bar sotto casa insieme a un amico, quando è arrivata una volante della polizia che ha iniziato a controllare i documenti dei presenti. Gli agenti gli hanno tolto il telefono e l’hanno portato in questura perché il suo permesso di soggiorno non era in regola. Ayoub, che partecipa alle attività del centro sociale Lambretta ed è seguito dalla comunità Kayros di Don Claudio Burgio, ha passato la notte in questura in attesa di un’udienza per decidere della sua espulsione dal territorio italiano. Dopo aver fatto domanda d’asilo, questa mattina Ayoub è stato liberato. Il 22 aprile dovrà presentarsi nuovamente all’ufficio di immigrazione con il suo avvocato. Secondo il centro sociale Lambretta, che ha organizzato il presidio, “quello che è accaduto non è un’eccezione: è la normalità per oltre un milione di persone senza documenti in Italia. Un sistema che criminalizza la migrazione, sospende lo stato di diritto e produce esclusione sociale”. Dopo il rilascio di Ayoub, le persone in presidio, una cinquantina, l’hanno accolto con un coro: “Tutti liberi, tutte libere”. Tra gli applausi, i ragazzi e le ragazze che lo aspettavano si sono stretti attorno a lui in un abbraccio collettivo. Chiara Manetti ha intervistato Ayoub dopo il suo rilascio.

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    1) L’incubo di Gaza visto con gli occhi di una 23enne. In esteri la testimonianza da Deir el Balah: “Mi manca ballare e ridere con le amiche”. (Aya Ashour) 2) Washington potrebbe abbandonare gli sforzi per la pace in Ucraina. Marco Rubio da Parigi lancia un avvertimento che lascia più domande che risposte. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti. Harvard dice no a Trump, lui congela i fondi. Lo scontro del presidente con le università americane è sempre più pericoloso. (Roberto Festa) 4) Un posto sicuro per la scienza. L’università di Marsiglia offre asilo accademico ai ricercatori in fuga dagli Stati Uniti. Quasi 300 fanno domanda in un mese. (Francesco Giorgini) 5) Messico, mentre il governo nega la responsabilità dello stato nelle sparizioni forzate, nel week end le famiglie dei desaparecidos si preparano alle giornate nazionali di ricerca delle persone scomparse. (Andrea Cegna) 6) Mondialità. La vittoria schiacciante di Daniel Noboa e la sconfitta del “Correismo” in Ecuador conferma i cambiamenti politici in corso in America Latina. (Alfredo Somoza)

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