A Milano i rincari sono più forti che altrove. I dati dell’Istat sull’aumento dei costi per una famiglia la indicano come la seconda città più cara d’Italia: oltre 3200 euro in più di spese rispetto all’anno precedente, è dietro solo a Bolzano.
Il consolidato binomio tra Milano e l’aumento dei costi è confermato dall’ultima rilevazione Istat e dall’indice dei prezzi al consumo dello stesso Comune. A dicembre 2022, i rincari per una famiglia milanese media superano i 3250 euro all’anno, per una famiglia di quattro persone sfondano quota 4600 euro. Numeri che, in questa graduatoria, la rendono la seconda città più cara d’Italia, davanti c’è solo Bolzano.
Per l’indice dei prezzi al consumo, gli aumenti sono invece pressoché stabili rispetto allo scorso novembre, in linea con il dato nazionale (+12%) se lo si confronta con quello di dicembre 2021, superano la media italiana se si considera la componente di fondo dell’inflazione, ossia il dato calcolato escludendo i beni alimentari non lavorati e i beni energetici. In quest’ultimo caso, l’aumento a Milano è del 6,8% e qui la componente più pesante dei rincari dell’ultimo anno, energia elettrica, gas e combustibili non c’entrano. A influire sono altri fattori, come quelli che l’Unità di statistica del Comune definisce “Servizi ricettivi e di ristorazione”. Nel complesso fanno pesare un +13% sull’anno precedente, ma alcune voci singole rincarano ancora di più la dose: i costi degli alberghi sono aumentati del 36%, quelli dei servizi di alloggio di un 31 abbondante.
Un altro settore “ingombrante” è quello dei trasporti: in un anno sono aumentati del 18,6%, quasi del 5 se si confronta anche solo rispetto al precedente mese di novembre. Naturalmente, sono dati che non includono ancora i rincari scattati la scorsa settimana, come quelli sui biglietti dell’Atm. Il legame tra Milano e l’alto costo della vita è sempre più forte, e non da oggi. Gli ultimi dati servono solo a ribadirlo.