Il racconto della giornata di domenica 6 novembre 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Sono in corso in questi minuti nel porto di Catania le operazioni di sbarco di una parte dei naufraghi della Geo Barents, ma non tutte le persone potranno scendere a terra dopo le ispezioni delle autorità italiane. La prima candidata in pista per la presidenza della Lombardia è Letizia Moratti: correrà per Azione e Italia Viva che così fanno un passo deciso nella costruzione del Terzo Polo. Dopo 13 anni un altro italiano trionfa in Moto Gp: Francesco Pecco Bagnaia si è laureato campione del mondo.
Il caos dello sbarco selettivo dei migranti a Catania
Sono in corso in questi minuti nel porto di Catania le operazioni di sbarco di una parte dei naufraghi della Geo Barents. Il Viminale ha fatto sapere che finora cento persone sono scese a terra. Si tratta di 56 minori non accompagnati, 3 donne e 41 familiari.
Non tutte le persone potranno scendere a terra, dopo le ispezioni delle autorità italiane. A sbarcare per il momento sono solo le persone considerate “fragili e vulnerabili”, come stabilito da un decreto interministeriale. Tutti gli altri dovranno lasciare le acque italiane.
Stessa cosa è accaduta poche ore prima per la nave Humanity One. Dall’imbarcazione sono stati fatti scendere tutti quelli considerati in condizioni di emergenza: 144 persone, tra cui 102 minori. Sulla nave restano 35 persone, provenienti dall’Asia, non autorizzate a scendere. Le autorità hanno chiesto alla nave di lasciare il porto, ma il capitano per ora si rifiuta. Ha risposto che non può farlo e che rimarrà a Catania assieme ai sopravvissuti finché non saranno sbarcati.
L’ordine arriva sulla base del decreto interministeriale firmato dai Ministri dell’Interno Piantedosi, delle infrastrutture Salvini e della Difesa Crosetto. Un provvedimento che di fatto è un respingimento, come ci spiega Francesco Schiavone dell’associazione studi girudici sull’immigrazione:
E in questo momento altre due navi umanitarie si trovano al largo delle coste siciliane. Si tratta della Ocean Viking e della Rise Above con a bordo centinaia di naufraghi. Secondo Alarm Phone invece, 500 persone sarebbe in difficoltà su una nave al largo delle acque di Malta. La ong ha chiesto alle autorità di intervenire immediatamente. Intanto la Francia si è detta disponibile ad accogliere parte delle persone arrivate in Italia. Martedì il ministero degli Interni francese metterà a punto le modalità per l’accoglienza.
Dure le reazioni delle opposizioni alla linea dura del governo contro le ong. A Catania in questo momento c’è anche il deputato di Sinistra Italia Verdi, Aboubakar Soumahoro. Lo abbiamo raggiunto al telefono dopo essere sceso dalla nave Humanity One.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla Cop 27?
Gli ultimi 8 anni sono stati i più caldi fra quelli registrati finora, alimentati da concentrazioni sempre crescenti di gas serra e dal calore accumulato nel mare. La temperatura media nel 2022 è di circa 1,15 gradi sopra i livelli pre-industriali. Lo rivela l’ultimo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), diffuso in occasione della Cop27 in Egitto. A Sharm el Sheik si è aperta oggi la Conferenza Onu sul clima. Oggi è stata approvata l’agenda dei lavori. C’è anche un capitolo dedicato ai finanziamenti per i danni già causati dai cambiamenti climatici. La richiesta veniva dai paesi poveri, poco responsabili del riscaldamento globale ma molto esposti alle sue conseguenze, e osteggiata finora dai paesi più ricchi.
Sulla Cop27 non sono riposte grandi aspettative. Anche la sede scelta, l’Egitto, ha innescato proteste per il mancato rispetto dei diritti umani. L’attivista egiziano Alaa Abdel Fattah, uno dei più noti detenuti politici del Paese, ha intensificato il suo sciopero della fame e ha iniziato anche quello della sete da oggi, aggravando così le sue già precarie condizioni di salute. Ad annunciarlo è stata la sorella che solleverà il caso a Sharm el-Sheik ai capi di stato e di governo. Dunque cosa aspettarci da questa Cop 27? Maria Grazia Midulla, responsabile clima ed energia del WWF:
Moratti corre con Renzi e Calenda, ma invece di unirsi PD e 5Stelle si allontanano
(di Claudio Jampaglia)
Alla fine, la prima candidata in pista per la presidenza della Lombardia è Letizia Moratti; prima di Attilio Fontana che ancora aspetta la conferma della sua ricandidatura da Fratelli d’Italia e prima dell’alleanza centrosinistra-cinquestelle che sembrava cosa fatta prima dell’estate e poi è stata terremotata dalle spaccature nazionali sulle politiche. Moratti correrà con la sua lista civica Lombardia Migliore che raccoglie già una ventina tra sindaci e consiglieri di piccoli e medi comuni lombardi e correrà per Azione e Italia Viva che così fanno un passo deciso nella costruzione del Terzo Polo.
La mossa rende impossibile definitivamente una grande coalizione contro la destra in Lombardia, e al momento è ciò che segnalano, con plauso a destra e con scorno a sinistra (anche se con Renzi e Calenda, mai dire impossibile). Dovrebbe allo stesso tempo spingere tutti gli altri dal PD ai 5Stelle ad allearsi convintamente e rapidamente senza indugi per riprendere il lavoro fatto per gli ultimi due anni in consiglio regionale lombardo, come chiedono da Sinistra Italiana-Verdi. D’altronde, alcune cose dalle parti di Palazzo Lombardia erano già chiare da tempo: Italia Viva non partecipava ai tavoli di programma con i 5Stelle e Azione cercava di sfilarsi. E invece, l’assemblea permanente del PD lombardo che oggi ha dato mandato alla dirigenza di esplorare un ampio fronte che contenesse anche il terzo polo dovrà riformulare la propria strategica; e i 5Stelle sono sempre più diffidenti e distanti, con Come che è tentato di fare ciò che Renzi-Calenda stanno già facendo, mettere in difficoltà il PD smontandone centralità e peso di primo partito d’opposizione. La Lombardia più che contendibile, al momento è sacrificabile.
Francesco Pecco Bagnaia trionfa in Moto GP
Dopo 13 anni un altro italiano trionfa in Moto Gp. Francesco Pecco Bagnaia si è laureato campione del mondo. La certezza del titolo è arrivata a Valencia nell’ultimo Gp, nel quale il pilota italiano della Ducati si è piazzato al nono posto, mentre il rivale per il titolo, il francese Fabio Quartararo, non è andato oltre il quarto posto. Bagnaia riporta il mondiale in Italia dopo l’ultimo trionfo di Valentino Rossi nel 2009. Era invece da 50 anni che un pilota italiano non trionfava in sella a una moto italiana nella classe regina. L’ultimo fu il grande Giacomo Agostini, con la MV Agusta nel 1972. Il commento di Giorgio Terruzzi, giornalista sportiva.