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Ricordi verde acqua – Schegge d’eternitá fluttuano nei microfoni di Psicoradio
A cura di:La redazione di Psicoradio
Gli psicoredattori hanno deciso di fare un tuffo nel passato e aprire il loro diario dei ricordi legati al mare. "Quando penso al mare penso a mia madre. Lei si è trasferita in provincia di Rimini, lasciandomi solo - confessa Luca - Non mi ha detto il perché si sia trasferita e per questo sono abbastanza arrabbiato con lei. Ma il mare mi riporta alla mente anche i giochi e gli aperitivi con gli amici". "Io sono nata in Sicilia. Per me il mare sono due donne che inventano una nuova realtà rispetto a quella che stai vivendo: la Fata Morgana e la lupa - racconta Angela, una tutor della radio - Sono due fenomeni rari ma quando si verificano tutti i bambini sognano e gli adulti si spaventano". Un altro tutor, Alarico, torna bambino e ripensa a quella notte d'estate del 1982 quando l'Italia si aggiudicò la coppa del mondo battendo la Germania. "Ero al mare con i miei genitori e camminavo per strada fiero e felice, prendendomi gioco dei tedeschi". Vincenzo, Vanes, Claudio, Lorenzo, Morena e la tutor AnnaRosa ci aprono le porte su frammenti del loro passato al mare, accompagnando i ricordi con alcune canzoni scelte da loro. Lo psicodiario dei ricordi si chiude con Cristina Lasagni, direttrice della radio, che legge il diario di Dieter Baumann, nipote di Carl Gustav Jung, che svela il rapporto del celebre psicanalista con l'acqua. Per Jung l'acqua e' metafora dell'inconscio umano, con i suo abissi abitati da mostri, sirene e perle preziose. "Chi guarda nello specchio dell’acqua - scrive Jung - vede, per prima cosa, la propria immagine. Chi va verso se stesso rischia l’incontro con se stesso".
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