Sudan Archives – Natural Brown Prom Queen: la seconda artista della settimana di questa stagione a Radio Popolare è ancora una voce femminile, ma molto distante dalla prima, la sinoislandese Laufey.
Sudan Archives (sito ufficiale), nome d’arte di Brittney Denise Parks, è nata e cresciuta a Minneapolis ed è una violinista, una cantante e una cantautrice. Ha iniziato la propria strada nella musica come autodidatta, suonando e giocando con gli strumenti, iniziando poi a studiare da sola il violino, che da allora è rimasto il suo strumento d’elezione, insieme alla voce.
La sua giovinezza non è stata però del tutto semplice e lineare, e la musica è stata in qualche modo anche un fattore critico in questo senso: il compagno della madre di Brittney, infatti, era un dirigente di una importante label statunitese, la LaFace Records (che ad esempio ha pubblicato nomi celeberrimi come le TLC e gli Outkast). Un giorno pensò che Brittney e la sorella gemella Catherine potessero sfondare come popstar e costruì intorno a loro un duo: le N2.
La ragazza che oggi conosciamo come Sudan Archives si ribellò all’idea e anche alla disciplina che le veniva imposta: di risposta, la madre e il suo compagno le dissero che poteva andarsene di casa. E lei lo fece. Ha studiato etnomusicologia al Pasadena City College, si è innamorata dello stile con cui i violinisti sudanesi interpretano quello strumento e così ha anche scelto il suo nome d’arte.
Il suo esordio discografico è avvenuto con un’altra etichetta importante, la Stones Throw, nel 2019, con un disco intitolato Athena: un album eterogeneo e ricco di influenze, dal neo-soul americano all’elettronica da dancefloor, dal synth-pop all’afrobeat. Un esordio fulminante che l’ha fatta conoscere e apprezzare in tutto il mondo.
La sua seconda uscita, di questi giorni, si intitola invece Natural Brown Prom Queen ed è un album meno variegato, ma forse più centrato e immediato. Ha molta voglia di raccontarsi Sudan Archives, di mostrare la propria personalità, la propria identità, la propria storia. Non a caso, in uno dei pezzi centrali del disco chiamato NBPQ (Topless), è lei stessa a dirci di quella scelta di fuggire dal destino già scritto di una carriera musicale costruita a tavolino. Ma anche a raccontarci la difficoltà di fare ciò che si vuole quando si ha la pelle “brown”, come nel titolo dell’album (di cui NBPQ è acronimo).
Musicalmente le influenze afro sono ancora presenti, ma inserite in un contesto maggiormente legato al pop-soul-r’n’b contemporaneo, così come la voce di Sudan Archives oscilla spesso tra il rap, la spoken word e il cantato vero e proprio, sempre riuscendo a trovare una personalità molto spiccata. “I’m not average”, non sono nella media, ripete più volte nel brano che abbiamo già citato: questo disco ne è una grande dimostrazione.
Per sette giorni Radio Popolare vi proporrà le canzoni di Natural Brown Prom Queen, per poi dedicarle uno speciale domenica 25 settembre, dalle 18.30 alle 19. Qui sotto invece trovate il video della canzone di cui vi ho raccontato.
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