Approfondimenti

Solo un miracolo può fermare la guerra

“La gente ha aspettato con ansia questa tregua, ma nessuno vuole farsi illusioni, solo un miracolo può fermare la guerra”. Ismail Alabdullah ci parla dalla zona orientale di Aleppo, quella controllata dai ribelli e da tempo sotto assedio da parte del regime. Le sue parole sono particolarmente rappresentative dell’umore dei siriani, di qualsiasi orientamento politico siano. Nessuno crede che questo cessate il fuoco possa portare a una vera transizione politica e alla fine del conflitto armato.

“Abbiamo sentito troppe promesse in questi anni. Russi e americani – continua Ismail Alabdullah – avevano concordato una tregua anche lo scorso inverno, ma non portò a nulla”.

La Siria è un campo di battaglia dove combattono tutti contro tutti. È molto difficile, spesso impossibile, segnare la linea del fronte. A questo si aggiunge il fatto che una buona parte dell’accordo sia segreta. Russi e americani hanno scelto di non renderlo pubblico per evitare eventuali sabotaggi. Ma comprensibilmente i ribelli chiedono garanzie su eventuali violazioni e sullo status attribuito ai gruppi armati che stanno con il regime, come i libanesi di Hezbollah.

“Tutti i miliziani con cui ho parlato sono contenti di questa tregua – ci racconta ancora Ismail Alabdullah. Tutti hanno bisogno di riposare, di recuperare energie. Ma anche loro sono convinti che prima o poi dovranno tornare a sparare”.

Una prima indicazione la si avrà questa sera. “Nella prima parte della giornata la linea del fronte di Aleppo viene sempre bombardata pesantemente. Se non sarà così sarà già un primo sviluppo positivo, ma non sarà certo sufficiente a ristabilire la fiducia tra le parti”.

La mancanza di fiducia è un elemento importante. Non c’è fiducia tra russi e americani (una parte dell’amministrazione Obama è contraria all’accordo con la Russia proprio perché non si fida di Putin), non c’è fiducia tra governo e opposizione, non c’è fiducia tra ribelli e Stati Uniti, non c’è fiducia tra i tanti attori regionali che si stanno combattendo in Siria (Turchia, Iran, Arabia Saudita).

La provincia di Idlib, in buona parte sotto il controllo di Jabath Fateh al-Sham, ex braccio siriano di al-Qaeda, sarà un test importante sulla tenuta di questo cessate il fuoco. Jabath Fateh al-Sham, come l’Isis, è esclusa dall’accordo, anzi Washington ha chiesto agli altri gruppi ribelli di prendere le distanze da un’organizzazione che è finita nelle liste delle organizzazioni terroristiche dei Paesi occidentali. “Difficile essere ottimisti – ci dice un cittadino della provincia di Idlib – lo scorso fine settimana è stato colpito un mercato, ci sono state decine di morti. Dopo aver visto quelle immagini non so più cosa pensare, ma non abbiamo scelta, nonostante tutte queste vittime possiamo solo sperare che le cose migliorino”.

Anche ad Aleppo sanno bene che la presenza dei miliziani di Jabath Fateh al-Sham, che sulla carta potranno essere colpiti, sarà un problema. “Ci sono già grossi problemi tra loro e gli altri gruppi ribelli – ci spiega ancora Ismail Alabdullah – ma so che questi ultimi hanno chiesto agli americani di non colpire nessuno, per evitare che la situazione peggiori ulteriormente”.

La campagna contro i gruppi islamisti sarà uno strumento che Assad e Putin potranno usare facilmente a loro favore. Il regime non è mai stato così forte, difficile che proprio in questo momento accetti di fare delle concessioni all’opposizione in un eventuale nuovo negoziato politico. Ma se si dovesse arrivare a una nuova trattativa, ne sono già fallite tre, sarebbe già un miracolo.

  • Autore articolo
    Emanuele Valenti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 16/01 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-01-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 16/01 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-01-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 16/01/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-01-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 16/01/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 16-01-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Cult di giovedì 16/01/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 16-01-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 16/01/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 16-01-2025

  • PlayStop

    A come Africa di giovedì 16/01/2025

    A cura di Sara Milanese. Con #FrancaRoiatti da #Maputo parliamo di #Mozambico, dove l’insediamento del neopresidente #DanielChapo non ha fermato le proteste; in piazza soprattutto i giovani che denunciano disoccupazione e crisi economica.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 16-01-2025

  • PlayStop

    DEBORA MIGLIUCCI - VOGLIAMO VIVERE!

    DEBORA MIGLIUCCI - VOGLIAMO VIVERE! - presentato da Elena Mordiglia

    Note dell’autore - 16-01-2025

  • PlayStop

    TREGUA A GAZA. L’ANNUNCIO, LE SPERANZE, I COMMENTI

    Annunciata la tregua a Gaza, dopo un anno e tre mesi di bombardamenti. I commenti, le speranze e le perplessità, di fronte a un territorio raso al suolo. Ospiti: Chawki Senouci, redazione esteri RP; Ugo Tramballi, giornalista; Cecilia Della Negra, giornalista; Hani Gaber, rappresentante missione diplomatica palestinese in Italia. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 16-01-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 16/01/2025

    La tregua annunciata da Trump e l'ultimo "storico" discorso di Biden raccontati da Luca Celada da Los Angeles; la voce di Mohamed da Gaza e l'analisi di Paola Caridi sulla fragilità della tregua; i sentimenti contrastanti e sospesi in Israele raccontati da Sarah Parenzo. La scuola del futuro guarda al passato: imparare a memoria, Bibbia, la grammatica che insegna l'ordine, il latino alle medie: Massimo Tarozzi, professore di Pedagogia generale e sociale all’Università di Bologna, commenta i primi annunci sulle nuove linee guida per la scuola.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 16-01-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 16/01/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 16-01-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 16/01/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 16-01-2025

Adesso in diretta