Erano oltre 100 mila in Vaticano per la santificazione di Madre Teresa di Calcutta, al secolo Agnes Gonxha Bojaxhiu, la religiosa albanese fondatrice della congregazione delle Missionarie della Carità, Premio Nobel per la Pace nel 1979, beatificata da Giovanni Paolo II nel 2003 e una delle figure più amate nella storia del cattolicesimo.
Ma Madre Teresa era davvero soltanto una santa dedita alla cura dei malati e all’accoglienza dei poveri oppure c’è stato qualcosa di controverso nella sua vita? La domanda se la sono posta nel 2013 i ricercatori della University of Montreal Serge Larivie e Genevieve Chenard, che hanno poi pubblicato uno studio ripreso anche da Time.
Dopo aver studiato oltre 300 documenti, i due ricercatori sono arrivati a una conclusione assolutamente inaspettata: case di accoglienza senza igiene, soldi finiti nel nulla, discutibili contatti politici.
“Quando morì, Madre Teresa aveva aperto circa 517 missioni di accoglienza per i poveri e malati in più di 100 paesi – raccontava Larivie – In queste case i medici hanno riscontrato mancanza di igiene, mancanza di cibo, di antidolorifici e di condizioni idonee per la cura dei malati”.
Di certo, però, proseguiva lo studio, “non mancava il denaro visto che la fondazione di Madre Teresa ha raccolto centinaia di milioni di sterline”. Soldi che sarebbero stati tenuti su conti correnti bancari nascosti.
A far discutere anche i suoi controversi contatti politici “come quando accettò la Legione d’onore e una borsa di studio dalla dittatura di Duvalier ad Haiti”, aggiungevano i due studiosi canandesi.
Questioni che la Chiesa, al momento di beatificarla nel 2003, non ha considerato o ha semplicemente omesso.