Si possono spendere 68 milioni, la metà dei quali pubblici, per tre Gran Premi di Formula Uno a Monza?
E’ quanto prevede il contratto che l’ ACI Milano si appresta a firmare con la FOM di Bernie Eccleston.
Il braccio di ferro iniziato qualche anno fa sembra possa concludersi già nel corso del prossimo Gran Premio d’Italia, che si svolgerà a Monza dal 2 al 4 settembre prossimi.
Con le Ferrari in grave crisi di risultati, quella della firma del contratto è diventata l’unica suspence del Gran Premio di Monza di quest’anno.
In parte, 12 milioni, il denaro pubblico viene da uno stanziamento della legge di stabilità; in parte da una delibera regionale che prevede 20 milioni in due anni in favore dell’autodromo di Monza. Se nel caso della finanziaria lo stanziamento è diretto, la Regione attua un artificio perché i soldi serviranno per migliorie all’interno dell’autodromo.
C’è anche un’altra opzione: che la Regione possa entrare nella società SIAS, controllata di ACI, che gestisce a amministra l’impianto.
Un’operazione comunque non chiara, anche perché non si sa se Regione e Governo possono stanziare soldi a fondo perduto per operazioni di questo genere. A sollevare dubbi è il consorzio “Formula Imola”, che ha presentato un ricorso al TAR del Lazio perché l’operazione si configura come aiuto di Stato. Il consorzio doveva essere la soluzione di ripiego, nel caso non ci fosse stata la possibilità di reperire i fondi per pagare il nuovo contratto. In seguito, è sopravvenuta la decisione di andare per conto proprio e di mettersi in concorrenza con Monza.
Questa la versione del presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani.
Il sindaco di Monza Roberto Scannagatti è comunque soddisfatto. Il Gran Premio resterà a Monza e i benefici si faranno sentire. Secondo la Camera di commercio di Monza e Brianza, dovrebbero essere almeno 35 milioni di entrate per ogni Gran Premio. Una cifra controversa; secondo i pubblici esercizi monzesi, la differenza fra i fine settimana con o senza Gran Premio non infatti è così evidente – e in più gli stessi piloti e gli staff preferiscono gravitare su Milano.
Questa la dichiarazione di Roberto Scannagatti, sindaco di Monza.
Resta poi il Parco di Monza: il più grande parco cintato d’Europa. Per fortuna le battaglie degli ambientalisti sono riuscite a fare attenuare l’impatto della presenza di oltre 100 mila spettatori nei tre giorni del Gran Premio. I danni sono minori ma continuano ad esserci.
Per quanto riguarda il Gran Premio di quest’anno, non ci sono molte speranze di vedere una Ferrari sul gradino più alto del podio; al Gran Premio di Monza da 50 anni non ci sono piloti Italiani sul podio.
Infine nei tre giorni del Gran Premio i controlli antiterrorismo saranno serrati, con metal detector e controlli anche sulle auto di Formula Uno che entreranno nel circuito.