Il racconto della giornata di giovedì 16 giugno 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’Ucraina sempre più vicina all’Europa e il viaggio dei leader a Kiev. Sui mercati, continua l’impennata dei prezzi del gas. Oggi muore Federico Carboni: è il primo caso di suicidio assistito in Italia. Cinque Stelle sempre più in crisi, si rischia la frattura. Problema siccità, allarme rosso. Le proteste dei lavoratori della cultura a Napoli. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.
“L’Ucraina è parte dell’Europa”, lo hanno detto a Kiev Draghi, Macron e Scholz
I leader europei hanno assicurato il loro sostegno a Zelensky per la candidatura ucraina a membro dell’unione già nel prossimo consiglio europeo; ma anche la necessità di riprendere le trattative con Mosca; “vogliamo la pace, ma sarà l’Ucraina a scegliere la pace che vuole”, ha detto Mario Draghi, che poi ha precisato “non si vedono ancora margini per la pace, ma l’atteggiamento è cambiato e oggi c’è un’iniziativa diplomatica mondiale”
“L’Ucraina è parte dell’Europa”: questo il messaggio che hanno voluto lanciare da Kiev i leader europei di Italia, Francia, Germania e Romania dopo l’incontro con Zelensky.
Il presidente ucraino ha accolto con soddisfazione il sostegno alla candidatura dell’Ucraina a membro dell’Unione Europea. Nella conferenza stampa a conclusione del vertice, nei loro tre interventi separati, il presidente del consiglio Mario Draghi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno sostanzialmente ribadito la volontà di far entrare Kiev nell’Unione Europea.
Dalle dichiarazioni dei leader europei se da una parte è chiaro il sostegno alla candidatura dell’Ucraina a membro dell’Unione, dall’altro è emerso chiaramente che non ci sarà nessuna corsia privilegiata per Kiev: Draghi Macron e Scholz hanno ribadito che il percorso è lungo e che al paese serviranno molte riforme. Al centro dell’incontro a Kiev di oggi c’è stato anche il tema dello sblocco delle esportazioni di cereali, con lo sminamento dei porti nel Mar Nero per far ripartire le navi cargo ucraine; e soprattutto la ripresa della trattative con Mosca.
Macron ha ricordato che Bruxelles non è in guerra contro Mosca, e che le modalità per raggiungere la pace devono essere decise dall’Ucraina; parole simili a quelle usate da Mario Draghi: “vogliamo la pace, ma sarà l’Ucraina a decidere che pace vuole”.
Di fronte ai soli giornalisti italiani, il presidente del consiglio è poi stato costretto ad ammettere che non ci sono ancora le condizioni per la riapertura del tavolo negoziale.
Continua a salire il prezzo del gas, dopo il taglio dei flussi verso l’Europa da parte della Russia
Il prezzo del gas sul mercato di riferimento di Amsterdam, oggi si è attestato a circa 135 euro al megawattora, in aumento di oltre il 10%. In una settimana è cresciuto di oltre il 50%. Oggi anche l’Austria ha comunicato una riduzione delle forniture da parte di Gazprom, senza indicare l’ammontare del taglio. Ieri la società energetica russa aveva ridotto del 33% quelle verso l’Europa e del 15% quelle verso l’Italia. “La Russia sta dando avvertimenti agli Stati membri”, ha detto il commissario europeo all’economia Gentiloni, “stiamo navigando in acque turbolente: servono politiche prudenti”. La riduzione delle consegne avrà conseguenze sulle scorte di gas italiane, secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.
Federico Carboni è il primo caso di suicidio assistito in Italia
Per la prima volta in Italia, a due anni e mezzo dalla sentenza della Corte Costituzionale sul caso Dj Fabo, una persona ha ottenuto il rispetto della propria volontà con il suicidio assistito. Federico Carboni, 44 anni, tetraplegico da 12 a seguito di un incidente, si è somministrato un farmaco grazie ad un apparecchio per l’autoinfusione, e l’assistenza del medico Mario Riccio, che già aveva assistito Piergiorgio Welby. Nonostante la sentenza della Corte, ci sono stati molti ritardi, per l’ostruzionismo della regione Marche. Lo stato si è anche rifiutato di fornire apparecchiature e farmaco, che l’associazione Luca Coscioni ha acquistato grazie a donazioni. “Ci siamo sostituiti allo Stato, perché sarebbe stato compito della Regione Marche, del Governo e del Parlamento evitare di allungare di due anni le sofferenze di Federico Carboni” – ha detto Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni.
Sul fine vita il parlamento continua a non legiferare, nonostante i ripetuti richiami della magistratura, e la legge che ora si trova alla Camera non servirebbe a nulla.
Movimento Cinque Stelle. È il momento delle accuse e dei sospetti
(di Anna Bredice)
Tenuta sotto traccia per qualche giorno, la resa dei conti tra Di Maio e Conte oggi è emersa pubblicamente con attacchi reciproci e sullo sfondo emerge la minaccia di una scissione, viste le posizioni così distanti. È stato Di Maio nel pomeriggio a difendersi dalle accuse di Conte di aver contribuito con la sua opposizione interna all’insuccesso elettorale. “Bisogna assumersi le proprie responsabilità”, dice riferendosi a Conte, “bisogna sostenere il governo senza imitare Salvini che un giorno sì e uno no lo attacca.” Di Maio difende la linea del governo sulla guerra e in sostanza accusa Conte di essere invece anti atlantista, uno scontro che potrebbe riaccendersi la prossima settimana in Parlamento quando Draghi andrà a parlare del Consiglio europeo, ma già l’annuncio di oggi e cioè che non ci sarebbe stata una richiesta di armi da parte dell’Ucraina dovrebbe facilitare le cose per il governo. Rimane la grande frattura dentro al Movimento Cinque stelle, il rischio di una scissione viene evocato, ma per Conte sarà Di Maio ad annunciare se andrà via per fare un altro partito, chi invece è più vicino al ministro degli esteri vede Conte pronto a fare un partito proprio. È il momento delle accuse e dei sospetti. Conte butta in campo anche il referendum tra gli iscritti su un tema dirompente per il futuro dei gruppi alla Camera e al Senato, già messi in crisi dal fatto che l’anno prossimo con il numero ridotto dei parlamentari torneranno in pochi. Il referendum sul doppio mandato se dovesse passare escluderebbe dalle elezioni proprio Di Maio e tanti altri. L’allarme è alto e Conte butta lì il tema, facendo credere che i contrasti da parte del Ministro degli Esteri e la possibilità di una scissione, siano dovuti anche al nervosismo e alla paura di non poter più fare politica con i Cinque Stelle.
Crisi climatica: la siccità è la più grave degli ultimi settant’anni
Nel nord Italia sono arrivate le prime autobotti per far fronte agli effetti della siccità. Nell’Oltrepò Pavese i mezzi sono intervenuti per distribuire l’acqua ad alcune case rimaste senza. In Lombardia le riserve di neve sono esaurite, il Po è in secca e l’acqua marina sta ormai colonizzando il delta del fiume. Secondo l’Autorità di bacino del Po, è la peggior crisi idrica da 70 anni. In 80 comuni della provincia di Torino e 25 della provincia di Bergamo le forniture d’acqua potrebbero essere razionate. La siccità non coinvolge solo il Nord, si sta estendendo anche al Centro Italia. I fiumi di Toscana, Umbria e Marche hanno dimezzato il proprio flusso. “Nell’immediato è difficile intervenire. Dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere e di produrre”, dice ai nostri microfoni Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico.
Le proteste dei lavoratori dei beni culturali contro le privatizzazioni
I lavoratori dei beni culturali sono in piazza a Napoli per protestare contro le privatizzazioni, la trasformazione dei musei civici in Fondazioni e per chiedere diritti e dignità del lavoro. A Palazzo Reale c’è il ministro Franceschini per una riunione di alto livello con i ministri della cultura dei paesi del Mediterraneo. La questura ha negato la piazza ai manifestanti, che si sono spostati in piazza Municipio.
“Siamo qui anche per Niccolò, l’archeologo che ha perso il lavoro dopo aver raccontato ad una trasmissione televisiva il sistema di sfruttamento nei cantieri archeologici – ci ha detto Marina Minniti, referente napoletana dell’associazione Mi riconosci?
L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia
Sono 36.573 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, in crescita rispetto a ieri, così come i decessi, che nelle ultime 24 ore sono stati 64. Cresce, rispetto a ieri, anche il tasso di positività dei tamponi, è quasi al 19%, e cresce anche il numero di persone ricoverate.
Il dato sull’aumento della pressione sugli ospedali non è per ora rilevato dalle analisi settimanali. Quella pubblicata oggi dal Gimbe, il report del giovedì, evidenzia però l’aumento degli altri indicatori, dal numero di contagi, cresciuti rispetto alla settimana precedente del 32%, e quello dei decessi, cresciuti del 6%.
🔴Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva (-1). A fronte di 29.812 tamponi effettuati, sono 5.438 i nuovi positivi (18,2%).
📉 Consulta online la piattaforma con i dati aggiornati sull'andamento dell'epidemia di Coronavirus in Regione Lombardia. ➡️ https://t.co/XQNxlDfTYd pic.twitter.com/QhpRv5kYQJ— Regione Lombardia (@RegLombardia) June 16, 2022
🔴#Covid19 – La situazione in Italia al 16 giugno: https://t.co/9bTOsOiTgh pic.twitter.com/Mqv6jTgbwS
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) June 16, 2022