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Tutti sconfitti in malo modo insieme al capo Matteo Salvini, che aveva chiesto loro di impegnarsi guidando le liste della Lega alle amministrative.
A Como l’assessore regionale alla famiglia Alessandra Locatelli, nonché ex ministro, e vicesindaco della città nella prima parte del mandato appena scaduto, ha avuto 157 preferenze, ed è almeno riuscita a rimanere prima della lista per 11 voti su Elena Negretti.
Durante l’amministrazione di Mario Landriscina Locatelli divenne nota per i ripetuti sgomberi, giustificati come interventi di sanificazione, dei senza fissa dimora dai portici di San Francesco.
A Como il centrodestra che governava la città non andrà neppure al ballottaggio. La Lega ha preso il 6,6% e Fratelli d’Italia l’8,5.
Dal punto di vista del consenso personale è andata peggio a Monza per il deputato ed ex segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, da capolista è finito al sesto posto con 146 preferenze. In questo caso l’amministrazione uscente del sindaco Dario Allievi parte in vantaggio sul centrosinistra per il secondo turno. Il più votato del Carroccio è Simone Villa con 227. La Lega ha preso 7,9% e Fratelli d’Italia 12.
A Lodi il passaggio diretto dall’amministrazione di centrodestra a guida leghista di Sara Casanova a quella di centrosinistra di Andrea Furegato è stata anche sancita dalle poche preferenze dei dirigenti del Carroccio.
Il deputato capolista Luigi Augussori, in passato tra i responsabili delle cosiddette Guardie Padane, ne ha prese 118, ed è stato superato da una collega di partito Eleonora Ferri con 170. Nella lista, all’ultimo posto, c’era anche l’assessore regionale al territorio e protezione civile Pietro Foroni, nonché ex presidente della Provincia di Lodi, che ha avuto 97 voti, arrivando terzo.
Durante le prime settimane della pandemia, all’inizio di aprile del 2020, dichiarò: “può sembrare inopportuno dirlo in questo momento, insomma non vorremmo sembrare quelli che vogliono per forza di cose puntualizzare, ma la Lombardia fino a ora le ha azzeccate tutte”.
La Lega aveva già perso a marzo la guida della Provincia di Lodi con il primo cittadino di Codogno Francesco Passerini. A sorpresa aveva vinto il centrosinistra con Frabrizio Santantonio, sindaco di Maccastorna ed ex consigliere regionale del Pd. La gestione della pandemia che ha colpito duramente il lodigiano non è stata indifferente a quell’esito elettorale.
A Sesto San Giovanni ha preso 91 preferenze, arrivando terzo, il capolista del Carroccio Claudio D’Amico, ex deputato e assessore alla casa, ma noto soprattutto per essere tra le persone di collegamento tra la Lega di Matteo Salvini e il partito Russia Unita di Vladimir Putin.